Genova, 30/04/2020.
È morto all’età di 80 anni Germano Celant, critico e storico dell'arte nato a Genova nel 1940. Da circa due mesi, Celant era ricoverato in terapia intensiva presso l'ospedale San Raffaele di Milano dopo aver contratto il Coronavirus. Celant aveva manifestato i primi sintomi durante il viaaggio di ritorno in Europa dagli Stati Uniti, dove si era recato per l'Armory Show. Ad aggravare le sue condizioni, le complicazioni dovute anche al diabete.
Germano Celant lascia la moglie Paris Murray e il figlio Argento Celant, e porta via con sé una pagina importante della storia dell’arte italiana. Celant è noto quale fondatore di Arte Povera, movimento artistico nato verso la fine degli anni '60 e incentrato sulla riappropriazione del rapporto Uomo-Natura e sull'importanza del gesto artistico, in opposizione all'arte patinata e consumistica che si stava affermando in quegli anni.
A Genova Celant è stato, nel 2004, curatore e coordinatore delle attività espositive di Genova 2004, anno in cui la città è stata Capitale Europea della Cultura.
«Il mondo della cultura e della creatività oggi piange la scomparsa di un altro suo grande esponente» commenta il ministro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini «Germano Celant, cui si deve una delle avanguardie creative italiane più feconde del Novcento, lascia un'Italia impoverita del suo genio e del suo talento».
Nel corso della sua lunga carriera, Celant è stato curatore al Guggenheim di New York e ha curato numerose rassegne nei musei di tutto il mondo, lavorando anche con il Centre Pompidou di Parigi, la Royal Academy of arts di Londra e Palazzo Grassi a Venezia. Celant è stato direttore della prima Biennale di Firenze Arte e Moda e della Biennale di Venezia nel 1997. Era direttore artistico della Fondazione Vedova a Venezia e dal 2015 aveva assunto la direzione artistica della Fondazione Prada a Milano.