Camogli: scoperto un eccezionale relitto. È la leggendaria nave Santo Spirito?

Genova, 19/06/2020.

Altra incredibile scoperta nel Mar Ligure. Potrebbero essere del Santo Spirito, uno dei più grandi galeoni italiani, naufragato al largo di Camogli nel 1579, i resti di una grande imbarcazione rinascimentale trovati a fine febbraio 2020 da due sommozzatori professionisti durante un'immersione nella zona di Porto Pidocchio, al largo di Punta Chiappa, nell'Area Marina Protetta di Portofino, a una profondità di 50 metri. Ritrovare i "resti" della Santo Spirito è un po' il sogno di ogni cacciatore di navi antiche sui fondali marini. 

La scoperta è stata annunciata dalla Soprintendenza dei beni culturali della Liguria. A dare la precisa identità dell'imbarcazione saranno gli studi, già in corso da parte della Soprintendenza che, assieme ai carabinieri subacquei ha avviato le operazioni di ricognizione. In ogni caso, si tratta di una scoperta davvero importante: il primo ritrovamento in Italia di un relitto di quest'epoca.

Le operazioni di ricerca sul relitto si preannuciano piuttosto complesse, per il fatto che il galeone si trova a 50 metri (limite delle capacità della subacquea professionistica). I costi per operare a quella profondità sono molto elevati, e la prima cosa sarà mettere in sicurezza i resti visibili. Per i due scopritori, Gabriele Succi ed Edoardo Sbaraini, titolari della Rasta Divers di Santa Margherita Ligure. Ora sarà fatta l'analisi del carbonio 14 e abbiamo già costituito un gruppo di ricerca internazionale con esperti di architettura navale.

La Nave Santo Spirito è stata oggetto a partire dagli inizi degli anni ’70 del secolo scorso di ripetuti tentativi e successivi programmi di ricerca, la cui storia può essere ricostruita nel dettaglio grazie ai documenti conservati a Genova e in numerosi altri archivi italiani ed europei.

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