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Genova, 22/01/2019.
15 chilometri di passeggiata pedonale, 22 se si considera il percorso, risalente al 1600, nella valle del Geirato. È l’antico Acquedotto di Genova, la struttura architettonica che attraversa la val Bisagno dalla Presa sino alle costruzioni odierne dell’ultimo secolo, in via Burlando e a Manin. Numerose le escursioni e i tour guidati che Trekking in Liguria (sul sito ci sono tanti altri itinerari in tutta la regione) organizza sull'Acquedotto Storico di Genova: peccato, però, che il percorso, tanto caro ai genovesi, risulti allo stato attuale percorribile solo a tratti. Ma ecco la svolta: l'Acquedotto storico di Genova può tornare agli antichi splendori. Dopo anni sono partiti i primi lavori del progetto di restyling dell'Acquedotto, per creare finalmente un percorso unico, segnalato e rimesso in sesto.
Ed è grazie al volontariato che si può percorrere questa imponente opera architettonica, che per quasi 9 secoli ha garantito il rifornimento di acqua a Genova. Inoltre, grazie alle associazioni, è possibile accedere al cortile interno della Galleria della Rovinata, una delle perle dell’acquedotto storico (di gestione dell'Ass. Gau), e attraversare il ponte-sifone sul Geirato (gestione del Circolo Ricreativo culturale Via Sertoli) e il ponte-sifone sul Velino (gestione: Associazione Culturale Aegua Fresca).
L'inizio dei lavori arriva dopo le molte richieste fatte al Comune da parte dell'Associazione Acquedotto Storico, dei volontari e dei circoli, dal Sertoli di Molassana agli Amici dell'Acquedotto. Più volte portavoce dei comitati della vallata è stato Giordano Bruschi, che ora guarda al progetto di restyling con soddisfazione: «L'acquedotto di Genova racconta alla città una storia che comincia 2200 anni fa: d'altra parte, Genova ha da sempre un rapporto particolare con l'acqua. Abbiamo avuto la possibilità di parlare direttamente con il Sindaco Bucci e con l'assessore ai lavori pubblici Paolo Fanghella. Il progetto c'è, la volontà da parte del Comune di Genova anche, ma certamente le esigenze maggiori rimangono quelle economiche. I lavori alla Casa dei Filtri del Ponte-Sifone sul Geirato possono dirsi conclusi, ora vanno sostituite una novantina delle antiche lastre di luserna che compongono la pavimentazione del sentiero. Questa parte di lavori comporta una spesa di circa 50mila euro».
Il passo verso i lavori successivi però, non è semplice. Tutto è ancora da valutare secondo l'assessore ai lavori pubblici Paolo Fanghella: «È volontà del Comune di Genova portare a compimento il progetto, ma la situazione dell'Acquedotto di Genova presenta non pochi problemi. Alcune porzioni di ponte infatti sono di proprietà pubblica, altre invece sono di proprietà privata. Prima di procedere con gli eventuali lavori dobbiamo valutare con attenzione. Nel frattempo, con una spesa relativamente bassa, procederemo con la sostituzione delle antiche lastre di luserna. È un percorso che il Comune, insieme con l'assessore alle politiche culturali Barbara Grosso, vuole fare insieme alle associazioni».
Si torna dunque a parlare dell'Acquedotto di Genova, edificato per rifornire d’acqua la città all’inizio del 1200 e successivamente ampliato e migliorato, fino alla metà del 1600. Oggi rappresenta un itinerario escursionistico interessante e amato dai genovesi, sia dal punto di vista storico che naturalistico. Venne costruito in età romana a partire dal fondovalle del giro del Fullo, tra Molassana e Prato e in età medievale venne ulteriormente ampliato ad una quota più alta (circa 50 metri), così da poter raggiungere, grazie alla maggiore pendenza, i quartieri occidentali della città.
Di Fabio Liguori