Ricordiamo che l'8 marzo c'è lo sciopero dei mezzi: info e modalità
Genova, 07/03/2019.
Nel giorno della Festa della Donna 2019, in tutto il mondo, si svolge lo sciopero femminista globale contro ogni forma di violenza sulle donne e di genere. Promosso in Italia dalla rete Non una di meno, venerdì 8 marzo anche Genova è teatro della mobilitazione internazionale contro la violenza di genere. Genova scende in piazza per i diritti delle donne e contro ogni discriminazione e forma di violenza: in famiglia, sul posto di lavoro, per strada, negli ospedali, nelle scuole, dentro e fuori i confini. E poi per la libertà di muoversi e restare, per un permesso di soggiorno europeo, per un salario minimo europeo per contrastare i salari da fame, i meccanismi di disparità salariale e di dumping salariale. Per prendere e riprendere spazio.
Lo sciopero femminista globale dell'8 marzo 2019 a Genova parte alle 18 in piazza Caricamento, dove le donne partecipanti alzano il grido Non una di meno! Dopo il ritrovo a Caricamento, il corteo femminista a Genova passa per piazza della Nunziata, piazza Corvetto, via XII Ottobre, fino ad arrivare in piazza Matteotti.
La giornata dell'8 marzo a Genova, in realtà, inizia con un Picnic femminista a Porta Siberia - Porto Antico di Genova - dalle 11 alle 14. Un momento di relazione e gioia di stare insieme, anche questo organizzato da Non una di meno Genova. Si può portare cibo da condividere e colori per scrivere cartelli e slogan in attesa dello sciopero femminista con corteo, in partenza da piazza caricamento alle 18.
In Italia, una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima della violenza da parte di un uomo, quasi 7 milioni di donne hanno subito violenza fisica e sessuale, ogni anno vengono uccise circa 200 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Un milione e 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni di età. Un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri. 420 mila donne hanno subito molestie e ricatti sessuali sul posto di lavoro. Meno della metà delle donne adulte è impiegata nel mercato del lavoro ufficiale, la discriminazione salariale va dal 20 al 40% a seconda delle professioni, un terzo delle lavoratrici lascia il lavoro a causa della maternità.
Di A.S.