Genova, 29/03/2019.
Il genio della metafisica torna a Genova dopo 25 anni. Da sabato 30 marzo a domenica 7 luglio 2019 (prorogata fino al 1 settembre), le sale dell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale a Genova accolgono la mostra Giorgio De Chirico: il volto della metafisica. L'esposizione, curata da Victoria Noel-Johnson, presenta circa 100 opere, realizzate dal Pictor Optimus nell’arco della sua intera carriera, provenienti da importanti istituzioni e musei, nonché da prestigiose collezioni private.
La mostra, prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, propone una revisione critica della complessa attività dell’artista, a cento anni dalla decisione del Maestro, nel 1919, di prendere una diversa direzione dalla pittura Metafisica (1910-1918) a favore di stili e tecniche ispirati al Classicismo e ai grandi maestri del passato. In linea con la posizione che de Chirico ha sempre sostenuto, la mostra evidenzia non un distacco, ma un’evoluzione sempre più sofisticata. Come i frutti autunnali - spiega lo stesso de Chirico alla fine del 1918 - siamo ormai maturi per la nuova metafisica […]. Siamo esploratori pronti per altre partenze.
«La mostra - spiega la curatrice Victoria Noel-Johnoson - vuole promuovere l'interpretazione di una metafisica continua. Le opere di De Chirico, influenzate dalla filosofia del tardo Ottocento e da Nietzsche, esplorano il capovolgimento del tempo e dello spazio, con prospettive e ombre illogiche, utilizzando spesso il dèpaysement, ovvero giustapposizioni senza senso di oggetti comuni in ambienti inaspettati, tipico della pittura di De Chirico. Le sue opere, dal 1919 in poi, non solo rappresentano i frutti della sua ricerca sulla tecnica pittorica, ma costituiscono una sviluppo notevole della sua interpretazione della metafisica.
Tutto ciò si trasforma il un percorso espositivo completo, organico, in cui le luci e le ombre dell'allestimento giocano un ruolo importante. La mostra si apre con una selezione di lavori che introduce il tema del viaggio e del ritorno. Qui sono esposte opere che dialogano anche con la teoria di Nietzsche dell'eterno ritorno, come l'Ebreo Errante, Ulisse del 1922, Ritorno di Ulisse e Il Figliuol Prodigo. Il visitatore entra poi nel mondo degli esterni metafisici, uno dei tempi più riconoscibili dell'arte di De Chirico, come i panorami urbani e i bagni misteriosi. Sono, quindi, esplorate le figure che popolano le opere di De Chirico dal 1910 al 1970, come i trovatori-manichini, i personaggi mitologici come Diana, Mercurio, Ettore e Andromaca.
In mostra a Genova anche diversi approcci sul tema degli interni metafisici. Tra questi, quadri e disegni con ricostruzioni architettoniche e geometriche, frammenti di antichità, templi, quadri e altri oggetti. La mostra prosegue con l'analisi del tema della natura metafisica, con nature morte o vite silenti, come Il Dolce Siciliano, Mandarini su un ramo, Natura Morta e Corazze con Cavaliere.
La mostra si chiude con la selezione La metafisica incontra la tradizione, con ritratti figurativi che contengono riferimenti alla ritrattistica del Quattrocento e Cinquecento, come Ritratto della Madre e La Signora Gartzen. All'interno del percorso è previsto anche uno spazio per i più piccoli, #dechiricokids, che potranno perfino interagire con un robot della Scuola di Robotica di Genova.
Questi gli orari per visitare la mostra di De Chirico a Genova: da martedì a domenica ore 10-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Biglietto d'ingresso: intero 12 euro; ridotto 10 euro; scuole, bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni 4 euro; audioguida 1 euro. Apertura speciale lunedì 22 aprile ore 10-19.30.
«La mostra su De Chirico è l'emblema di un ripartenza importante per Palazzo Ducale e per Genova - racconta Serena Bertolucci, da ottobre 2018 nuovo direttore di Palazzo Ducale - Vogliamo alzare l'asticella dell'offerta culturale e fare in modo che più cittadini partecipino alla vita della città. In fondo anche la mostra di De Chirico ha un a finestra genovese: è in mostra un fiasco che De Chirico lasciò negli anni '50 al suo amico genovese, con sopra la scritta Genova per non dimenticare. Vorrei che questa mostra fosse ricordata per aver offerto una nuova finestra sulla cultura ai visitatori genovesi e non».
«Si chiude Paganini Rockstar e si apre una nuova mostra con Giorgio De Chirico - commenta Luca Bizzarri, presidente di Palazzo Ducale - Due mostre completamente diverse: la prima era un vero e proprio esperimento, quello di fare una mostra sulla musica, la seconda è più tradizionale... ma non troppo, perchè De Chirico non è un pittore tradizionale. È una mostra su cui Serena Bertolucci ha lavorato molto: si riparte da qui insieme a tutta la città e a tutti i genovesi».
«La mostra su De Chirico è una grande ripartenza per Genova e per la Liguria dal punto di vista culturale - spiega l'assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo - Tanti i musei che hanno partecipato alla mostra con i loro prestiti: segno di come la cultura italiana si sia stretta attorno a Genova per mettersi in gioco. Mi piace sottolineare il coinvolgimento delle scuole e dei più piccoli alla mostra, un bel segnale di collegamento tra il futuro e tutto ciò che succede in città».
«La mostra su De Chirico segna un nuovo corso del Ducale con Serena Bertolucci - racconta Barbara Grosso, assessore alla cultura del Comune di Genova - Uno dei temi presenti in mostra che più mi ha affascinato è quello del viaggio e del ritorno, rappresentato nel quadro finale del Ritorno di Ulisse: racconta di come tutti noi, oltre a viaggiare fisicamente, possiamo viaggiare anche attraverso l'arte e la fantasia».
Di Fabio Liguori