Genova, 17/04/2019.
Trasporto pubblico a Genova: a che punto siamo? Quale il futuro? Interventi sugli assi di forza di Valbisagno, Centro, Levante e Ponente. Poi la monorotaia degli Erzelli, lo Sky Tram in Valbisagno (sistema di trasporto pubblico sopraelevato) e, per quanto riguarda la Metropolitana di Genova il completamento della linea Pallavicini - Terralba e la diramazione verso Sampierdarena. Una rivoluzione della mobilità cittadina, tra maggior sostenibilità e un servizio all'avanguardia.
È questo lo scenario delle infrastrutture per il trasporto pubblico genovese delineato nella mattina di mercoledì 17 aprile 2019 a Palazzo Tursi, nel corso della conferenza cui hanno preso parte il Sindaco di Genova Marco Bucci, il vicesindaco e assessore alla mobilità Stefano Balleari e il Direttore del Cieli (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica, i Trasporti e le Infrastrutture), Enrico Musso.
La novità più rilevante è lo SkyTram sopraelevato: 6,5 chilometri da Brignole a Molassana, poche fermate, 15 minuti da un capolinea all’altro e l'apertura prevista 2023, per un costo complessivo stimato 350 milioni. I piloni avranno le fondamenta nell’alveo del Bisagno, opzione possibile una volta completato lo scolmatore del Bisagno, oppure sul marciapiede (con riduzione della pista ciclabile prevista dal progetto). Per tutta la città, si estenderanno 4 filovie (51 km di linea filoviaria) lungo corso Europa, il Ponente fino a Pra’, la Valbisagno fino a Prato e il centro da piazza Galileo Ferraris a Principe. Il primo lotto funzionale, l’asse Centro, potrebbe partire già nel 2021.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha avviato una nuova stagione di finanziamento delle infrastrutture per il trasporto attraverso il Fondo per il finanziamento degli investimenti infrastrutturali del paese. Questo fondo finanzia interventi su metropolitane, tramvie e filovie.
L’insieme degli interventi previsti si articola su diversi piani. In primo luogo, il sistema degli assi di forza sulle principali direttrici di traffico della città, le due costiere, le due valli e il centro. Il sistema previsto mette in gioco un sistema di quattro assi filoviari di moderna concezione (Levante, Centro, Ponente, Valbisagno), due sistemi di monorotaia SkyTram, uno per il collegamento con Erzelli e l’altro per dotare la Valbisagno di un trasporto veloce su ferro, e infine il completamento della metropolitana: già finanziato il prolungamento verso Brin (a Ponente) e Martinez (a Levante), seguono i prolungamenti rispettivamente verso Canepari e Terralba e la stazione di Corvetto (con uscita anche a San Vincenzo), e in prospettiva il decisivo completamento verso Sampierdarena.
«Il trasporto pubblico di alta qualità (cioè velocità, capacità e comfort) - dice Enrico Musso - è un tassello fondamentale del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che serve a riqualificare l’ambiente urbano e a migliorare la vita dei cittadini. Per questo si è progettato un sistema di assi di forza basto su alcune caratteristiche fondamentali: l’elevata capacità, la trazione elettrica, la sede di corsa interamente riservata (o prevalentemente riservata con priorità semaforica), l’elevata interconnessione con gli altri trasporti pubblici (linee bus di adduzione, trasporti ferroviari) e privati (trasporto individuale, taxi, parcheggi di interscambio, piste ciclabili e mobilità dolce). Il disegno complessivo prevede tecnologie diverse in funzione delle diverse esigenze, e i diversi interventi entreranno in servizio a partire dal 2021».
Il sistema così concepito porrà la mobilità genovese all’avanguardia per tecnologie impiegate e capacità di soddisfare la domanda di trasporto di genovesi e turisti. «Lo sviluppo del Piano urbano di mobilità sostenibile per Genova - sottolinea Bucci - è uno dei punti cardine del programma con il quale ci siamo presentati alla città. Rendere più efficiente il trasporto pubblico locale è una necessità se vogliamo diventare una realtà europea moderna, competitiva e sostenibile. Con questo piano, in pochi anni, siamo pronti a ribaltare la logica con cui i genovesi si spostano rendendo estremamente concorrenziale il trasporto pubblico. Riusciremo, tra le tante cose, a intervenire e risolvere problemi che sono sul tavolo delle amministrazioni locali da decenni, come quello della Val Bisagno. Ma anche a sviluppare la rete dell’attuale sistema di metropolitana, avvicinare la zona degli Erzelli, rendere più snello il collegamento tra l’estremo levante e il centro di Genova. Obiettivi che, insieme alla scelta di convertire completamente in elettrico il parco mezzi di Amt, renderanno Genova all’avanguardia per il sistema di mobilità».
«Si tratta di un programma molto ambizioso per una modalità di trasporto pubblico diversa dall’attuale con un occhio alla sostenibilità ambientale - precisa il vicensindaco e assessore alla mobilità Balleari - Questi nuovi sistemi permetteranno di lanciare Genova all’avanguardia nazionale con un trasporto pubblico efficace ed efficiente e una riduzione sensibile dei tempi di percorrenza. La qualità della vita di una città si misura anche attraverso soluzioni moderne di mobilità urbana».
Di A.S.