Qui si possono acquistare online i biglietti per la mostra Inge Morath al Ducale
Mostra prorogata fino a domenica 6
ottobre
Genova, 20/06/2019.
Cerco di esprimere le cose che voglio dire, dando loro forma attraverso i miei occhi. A distanza di anni, ciò in cui credeva la fotografa autriaca Inge Morath, può dirsi realizzato. Non solo le sue foto raccontano le mille sfumature dell'essere umano, ma lo fanno attraverso uno sguardo tutto al femminile: fu infatti la prima donna fotografo a lavorare per l'agenzia Magnum Photos, in un mondo che, fino agli anni Cinquanta, era declinato soltanto al maschile.
A Genova, Palazzo Ducale dedica a Inge Morath una grande retrospettiva, per la prima volta in Italia: la mostra Inge Morath. La vita, la fotografia, visitabile da venerdì 21 giugno a domenica 22 settembre 2019 alla Loggia degli Abati del Ducale (poi prorogata fino al 6 ottobre), mette in scena oltre 170 immagini per una panoramica a 360 gradi sul lavoro della fotografa e uno squarcio significativo sulla sua personalità.
L'esposizione, curata da Brigitte Bluml-Kaindl, Kurt Kaindl e Marco Minuz, si concentra tanto sulla produzione fotografica di Inge Morath quanto sulla sua vita, sui suoi viaggi, sulla sua anima. Tanti infatti i viaggi di Inge Morath attraverso il mondo, dalla Spagna all'Italia, dalla Romania al Medioriente, dall'America alla Russia, fino alla Cina. Un viaggio, quello di Inge Morath, fatto di serietà, devozione per la fotografia, studiando di volta in volta la lingua e le tradizione dei luoghi dove si recava. Per questo era capace di parlare svariate lingue, dal tedesco all'inglese, dal rumeno al mandarino.
«È un mondo di curiosità quello di Inge Morath - spiega il co-curatore della mostra Marco Minuz - la curiosità di una donna che scopre la fotografia come mezzo per esprimere le sue necessità interiori. La lezione di Inge Morath alla fotografia è una lezione di determinazione, portando avanti le sue idee con caparbietà nonostante i tempi. E poi ha insegnato al mondo una sensibilità particolare. Nella mostra al Ducale, questo aspetto emerge chiaramente, soprattutto in una foto, quella della ballerina di Flamenco, una foto manifesto nel lavoro della Morath. La fotografa riprende la ballerina soltanto dal ventre in basso, dove un uomo avrebbe prodotto senza dubbio un'immagine diversa, secondo un altro punto di vista».
Il percorso della mostra a Genova si struttura in due momenti. Nel primo, l'attenzione è focalizzata sulla vita della fotografa. Nata a Graz, in Austria, nel 1923, dopo gli studi di lingue a Berlino, lavora come traduttrice e giornalista. Amica del fotografo Ernst Haas, realizza testi per i suoi reportage. La passione di Inge Morath per la fotografia nacque quasi per caso: l'amicizia con Haas, introdusse Inge nel mondo dell'agenzia Magnum Photo di Parigi. Fu Haas ad accorgersi del diamante grezzo nascosto dentro l'anima della donna. La stessa intuizione la ebbe Robert Capa, quando le affidò l'incarico di reicercatrice e redattrice per l'agenzia parigina. Ma fu con il fotografo Henri Cartier-Bresson, che la sensibilità di Inge Morath esplose in tutto il suo valore. In un secondo momento, la mostra si focalizza sui viaggi della fotografa, che intraprese in Europa e non solo.
«La mostra di Inge Morath è molto importante per Genova e per Palazzo Ducale - commenta Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale - In questi tempi, in cui il ruolo delle donne nella società è un tema all'ordine del giorno, esporre a Genova il lavoro di una donna straordinaria, creativa, fuori dagli schemi, penso sia motivo di orgoglio. Passeggiando fra le immagini in mostra, si può comprendere la cifra stilistica di Inge Morath e la sua potenza creativa».
La mostra Inge Morath. La vita, la fotografia è visitabile a Palazzo Ducale nei seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalla11 alle 19. Dal 22settembre nuovi orari dal martedì alla domenica 10-19. I biglietti costano 10 euro l'intero e 8 euro il ridotto. Con il biglietto della mostra di Inge Morath, si può accedere anche alle altre mostre di Palazzo Ducale, Giorgio De Chirico. Il Volto della Metafisica e Labirinto Luzzati, con un biglietto ridotto.
Di Fabio Liguori