Genova, 10/12/2019.
Da Banksy a Belanksy è un attimo. Succede a Genova, dove da qualche giorno l'occhio più attento dei cittadini ha potuto scovare in giro per la Superba, tra le scritte onnipresenti di Melina Riccio, alcuni graffiti in stile decisamente banksyano: protagonista dei disegni un topo che tiene in mano un pennello e lascia sui muri frasi e parole in dialetto genovese: desbelinati, semmo inta bratta, o ancora Pìn de musse e Battu ù belìn n'sci scheuggi. Un chiaro riferimento alla mostra su Banksy a Palazzo Ducale, che tiene compagnia a genovesi e turisti fino a domenica 29 marzo 2020, ma anche nella serata di Capodanno 2020 al Ducale.
Ovviamente, il vero Banksy non mastica genovese e i graffiti tra i vicoli di Genova non provengono dall'artista inglese. Gli stencil sui muri della città della Lanterna sono invece opera di Stevo, artista genovese di 33 anni, attivo sia in strada che sul web. A differenza del vero Banksy, è molto più social: sulla pagina Facebook di Stevo sono postate le sue creazioni, presentandosi con questa frase: la creatività è intelligenza che si diverte. E all'indomani delle scritte zeneizi, alla domanda divertente di un utente, che chiede se per caso la scritta Pìn De Musse sia inglese, Stevo risponde con ironia: «Sì, è un dialetto della zona di Cambridge». Volete scoprire dove sono i graffiti a Genova e come trovarli? Ecco le indicazioni...
Anche se il bello di questi graffiti sta proprio nel trovarseli di fronte all'improvviso, ecco dove recarsi a Genova per scovarli tutti, o quasi. A partire dal Porto Antico, il primo graffito lo si trova in Piazza Caricamento, a due passi dalla Sopraelevata. Per trovare gli altri graffiti, il consiglio è quello di percorrere via San Luca da Piazza Banchi e dare un'occhiata alle sue traverse. Un gruppo di altri tre graffiti è presente poi in due traverse di via ai 4 Canti di San Francesco. E infine, in prossimità del Teatro Carlo Felice, provate a prendere il sottopasso che conduce alla metropolitana.
Di Fabio Liguori