Genova, 20/12/2019.
Oltre 9 milioni di euro per studiare il fenomeno dei rumori portuali e mettere sul tavolo soluzioni in grado di ridurlo. L’Università di Genova, grazie al programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020, è tra i protagonisti nello studio sui rumori del Porto di Genova e nella promozione di possibili soluzioni: si tratta di un campo che non è ancora normato ma che comporta grande disturbo ai cittadini, arrivando a limitare lo sviluppo del territorio e comportando anche danni al turismo. Con un ingente investimento, organizzazioni, enti di ricerca e istituzioni pubbliche condividono questo ambizioso programma di studio.
Al fine di sviluppare una strategia comune e promuovere la collaborazione tra i diversi stakeholder sono stati finanziati sei progetti: Report (modellazione e predizione dell’impatto acustico), Rumble (tratta dei grandi porti commerciali), MonAcumen (misurazioni e caratterizzazione del rumore portuale), Decibel (piccoli porti turistici), List Port (rumore del traffico generato dai porti) e Triplo (reazioni della popolazione esposta), ognuno dei quali si occupa di specifiche tematiche riguardanti il rumore portuale all’interno di una struttura di politica coordinata.
All’interno di questo panorama, l’Università di Genova ricopre un ruolo di primo piano nell’affrontare e fornire risposte a tali tematiche: UniGe partecipa a 4 su 6 progetti europei sul rumore (Report, Rumble, MonAcumen, Decibel), per i quali sono stati finanziati di più di 800mila euro.
Il finanziamento dell'Unione europea sarà utilizzato promuovendo azioni di risanamento acustico in un'area ad alta intensità di traffico navale e contribuendo inoltre al miglioramento della qualità della vita degli abitanti; e facilitando lo sviluppo di conoscenze specifiche, in grado di durare oltre la fine dei progetti, costituendo un nucleo permanente di conoscenze al servizio del territorio e dell'intera UE.