Genova, 03/05/2020.
Anche la Liguria entra nella
Fase 2. Per affrontare l'emergenza
Coronavirus, da lunedì 4 maggio 2020, è possibile
fare la spesa o ritirare cibo d’asporto al di fuori del
proprio comune e fare attività
sportiva entro i confini della provincia
(non più all'interno del proprio Comune, e lo si può fare
spostandosi con mezzo proprio per raggiungere il luogo). Oltre alla
possibilità di raggiungere le seconde case per
manutenzioni, si possono raggiungere anche
roulotte o camper, sempre che siano sul territorio
regionale, oltre ad andare in barca fino a un
massimo di due persone. Sono queste le principali novità contenute
nella
nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione
Giovanni Toti, valida dal 4 e fino al 17
maggio 2020 con libertà più estensive
rispetto a quelle previste dal Dpcm, che segna l’ingresso
nella fase 2.
Non un "liberi tutti":
occorre ricordare che l'emergenza Coronavirus non è terminata,
ma entra nel momento più delicato, quello del graduale ritorno alla
normalità. Per convivere con il Covid-19, a
partire da lunedì 4 maggio 2020 è necessario che
tutti si comportino responsabilmente seguendo determinate
regole, altrimenti il rischio è quello di tornare
a un più alto numero di contagi. Dal 4 maggio, anche in Liguria, la
mascherina diventa obbligatoria nei luoghi
al chiuso e accessibili al pubblico, secondo quanto
previsto dal Dpcm nazionale (anche sui bus), e c'è ancora il
modulo di autocertificazione.
Tra le maggiori novità introdotte da lunedì 4
maggio, in Liguria come nel resto d'Italia, si
può uscire di casa per fare visita ai congiunti
compilando il modulo: ma chi sono i congiunti? Secondo quanto
detto dal Governo, «i coniugi,
i partner conviventi, i partner
delle unioni civili, le persone che sono legate da
uno stabile legame affettivo, nonché
i parenti fino al sesto grado (come i figli dei
cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come i cugini
del coniuge)». Fare visita ai congiunti, però, non equivale
ad andare a trovare gli amici e fare assembramenti. Resta
valido lo spostamento per motivi di salute,
lavorativi e per andare a fare la spesa.
Cosa si può fare e cosa non si può fare a Genova e in
Liguria nella Fase 2 dell'emergenza? Giovanni
Toti ha firmato la
nuova ordinanza n. 25/2020, valida
fino al 17 maggio 2020. "Raccomando fortemente a
tutti i cittadini, ora più che mai, di adottare tutte le
precauzioni necessarie, come il mantenimento delle
distanze di sicurezza, il lavaggio frequente delle mani, l’uso di
mascherine", ha detto Toti. Tra le novità (e
qualche conferma):
- riaprono parchi, ville e giardini;
- via libera alla vendita di cibo e bevande da
asporto (take away), previa ordinazione, garantendo il
ritiro dei prodotti con appuntamenti dilazionati nel tempo per
evitare assembramenti all’esterno e consentendo la presenza di un
cliente alla volta all’interno dell’esercizio. Resta
sospesa ogni forma di consumo sul posto di
alimenti e bevande.
- via libera alla spesa o all’approvvigionamento di
bevande e generi alimentari (punto precedente)
anche al di fuori del Comune di residenza o
domicilio nei territori delle Province o della Città
Metropolitana. Il nuovo limite, quindi, diventa la Provincia.
- via libera alla vendita di calzature per
bambini, anche nei negozi che vendono calzature per adulti
ma con il divieto di vendita di tipologie differenti dalle
calzature per bambini;
- via libera alle attività sportive dalle 6 alle 22
nell’ambito della Provincia o Città Metropolitana (anche
spostandosi con il proprio mezzo) nel rispetto del
distanziamento sociale di 2 metri quali, ad
esempio, bicicletta, trekking, mountain bike, tennis
singolo, arrampicata sportiva, passeggiata a cavallo, corsa, tiro
con l’arco oltre alle alle attività sportive acquatiche
individuali come wind surf, barca a vela (con a
bordo al massimo due persone residenti nella stessa abitazione),
attività subacquee, canoa, canottaggio, pesca, vela in
singolo, con il divieto di utilizzare strutture a uso
comune come spogliatoi, bagni, docce e bar che devono rimanere
chiusi;
- via libera alle passeggiate all’aria aperta dalle 6
alle 22 all'interno della Provincia di appartenenza,
nel rispetto del distanziamento sociale (almeno 1 metro);
- spostamenti su tutto il territorio regionale per
incontrare congiunti o recarsi nei cimiteri, con
obbligo di rientrare in giornata alla propria abitazione;
- via libera alla possibilità di raggiungere seconde
case, camper e roulotte di proprietà per attività di
manutenzione e riparazione necessarie, con spostamento individuale
e obbligo di rientro in giornata;
- gli spostamenti in macchina con più di un
passeggero, di cui uno seduto anche sul sedile anteriore
purché sia residente (o domiciliato) con il guidatore;
- gli spostamenti con motoveicoli possono essere
effettuati in due, solo se residenti (o domiciliate)
insieme;
- via libera allo svolgimento individuale di: pesca
sportiva ricreativa sia in acque interne sia in mare (al
massimo due persone residenti nella stessa abitazione per
imbarcazione), con l’obbligo di rientro in
giornata presso la loro abitazione, controllo della fauna
selvatica, prelievo venatorio di selezione degli ungulati;
- via libera alle sessioni di allenamento in forma
individuale di atleti professionisti e non, che praticano
sport riconosciuti di interesse nazionale dal Coni o dal Cip e
dalle rispettive federazioni;
- coltivazione del proprio orto o terreno
all’interno del territorio regionale;
- commercio al dettaglio di prodotti
florivivasitici;
- allenamento e addestramento di cavalli in
modalità individuale sul territorio regionale;
- allenamento e addestramento dei cani in aree
autorizzate su territorio regionale;
- manutenzione delle imbarcazioni di proprietà
che si trovano nel territorio regionale da parte dei residenti in
Regione Liguria;
- I sindaci possono disciplinare con proprie
ordinanze l'apertura di parchi, cimiteri e usare misure
più restrittive rispetto alla nuova ordinanza della
Regione Liguria;
-
Qui è possibile consultare tutta l'ordinanza n. 25/2020
della Regione Liguria.
Questa nuova ordinanza in Liguria richiama il Dpcm del
26 aprile 2020 in merito all’obbligo di utilizzo
delle mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico
e in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire le
distanze di sicurezza e prevede, inoltre, la possibilità da
parte dei sindaci di procedere con proprie ordinanze sia
all’autorizzazione e disciplina dell’apertura di parchi e
cimiteri sia all’adozione di misure più restrittive,
individuando luoghi o aree ritenuti idonei a potenziali
assembramenti limitandone o vietandone gli accessi.