Aggiornamento: Liguria tutta arancione dal 12 aprile, ecco cosa cambia
Genova, 13/03/2021.
Da lunedì 15 marzo 2021 la Liguria passa in zona arancione (indice Rt di poco superiore a 1; qui i nuovi colori delle regioni da metà marzo). Lo prevede il Decreto Legge di Pasqua, che elimina fino al 6 aprile le zone gialle in tutta Italia. Dopo due settimane in fascia gialla, in Liguria tornano le misure più restrittive. Per il weekend di Pasqua e Pasquetta (dal 3 al 5 aprile 2021), invece, tutta Italia diventa rossa per tre giorni. Le restrizioni non vengono applicate nelle eventuali regioni in zona bianca, dove restano valide le regole della zona bianca. Cosa cambia e cosa si può fare in zona arancione dal 15 marzo?
In Liguria, sono vietati gli spostamenti fuori dalla regione e dal proprio Comune (tranne che per comprovate esigenze lavorative, necessità e salute; occorre sempre l'autocertificazione). Secondo il nuovo Dpcm 12 marzo 2021, sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio Comune dalle ore 5 alle 22 (al di fuori di questo orario resta il coprifuoco nazionale), così come dai piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) in un raggio di 30 chilometri senza poter andare nei Comuni capoluogo di Provincia. Sono consentite le visite verso una sola abitazione privata all'interno del territorio comunale, una sola volta al giorno (tra le ore 5 e le 22; nei limiti di 2 persone, più eventuali figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi). ll Decreto Legge specifica anche che nei tre giorni del weekend di Pasqua, dal 3 al 5 aprile 2021, è comunque consentito spostarsi verso altre abitazioni private, in due persone al massimo e una sola volta al giorno, situate all'interno della stessa regione.
Per quanto riguarda le scuole in Liguria, viene prorogata la DAD al 100% per le scuole superiori. Restano in presenza materne, elementari e medie. Con la Liguria in zona arancione, tornano chiusi bar e ristoranti (così come pasticcerie e gelaterie con servizio al tavolo). Consentiti l'asporto (fino alle 22 per ristoranti e pizzerie; fino alle 18 per bar ed esercizi senza cucina) e consegne a domicilio senza limiti di orario; è comunque vietato consumare nei pressi del locale. I centri commerciali sono aperti nei giorni feriali e chiusi nei weekend e nei giorni festivi (tranne per i negozi di alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole che si trovano al loro interno). Aperti i negozi, mentre chiudono i musei (che in zona gialla potevano aprire in settimana). Salta anche la riapertura di cinema e teatri, che il precedente Dpcm aveva fissato per il 27 marzo 2021 per le sole regioni in zona gialla. Restano chiuse anche palestre e piscine. Per quanto riguarda l'estremo ponente, dove si registrano la maggior parte dei casi Covid in Liguria, decadono le misure restrittive per i distretti 1 e 2, che si uniformano così al resto della regione.
Si possono raggiungere le seconde case (aggiornamento ordinanza con divieti fino all'11 aprile), intese come abitazione in cui si può fare rientro sempre, dentro e fuori regione anche se questa si trova in zona rossa, unicamente al proprio nucleo familiare e se non sono abitate da altre persone. Bisogna essere proprietari o affittuari della casa in data precedente al 15 gennaio scorso e sono esclusi gli affitti brevi. Possibilità di praticare sport ed escursioni all’interno del proprio comune, anche in parchi e giardini ma sempre all'aperto e in forma individuale mantenendo la distanza di due metri da altre persone. Anche in circoli e centri sportivi all'aperto.
"Dal 15 marzo, la Liguria sarà in fascia arancione. Siamo particolarmente soddisfatti che le misure mirate adottate sull'estremo ponente, in particolare sui distretti sociosanitari 1 ventimigliese e 2 sanremese della Asl1, stiano dando importanti risultati in termini di contenimento del contagio. I dati della provincia di Imperia risultano allineati a quelli del resto della Liguria: per questo, con la decadenza dell’ordinanza in vigore, da lunedì anche in quel territorio saranno applicate le misure della zona arancione, come nel resto della Liguria, con il 100% di didattica a distanza per le scuole superiori ancora per qualche giorno, in modo da capire come cambia la curva dell’incidenza nella fascia di età 13-19 anni. Nell’estremo ponente possono quindi tornare in classe i più piccoli delle scuole elementari e medie". Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, che ha fatto il punto sull'emergenza coronavirus.