Genova, 28/04/2021.
Abbiamo già parlato dei film girati a Genova e ne abbiamo citato qualcuno, ma bisogna tener presente che la Superba è stata presa di mira anche da numerosi cantanti e artisti, che qui hanno voluto ambientare i loro videoclip. Con i suoi vicoli, il mare, le alture e il porto, Genova ha offerto ai cantanti atmosfere magiche, dove poter far risuonare le loro note.
Partiamo con l’autore di Cin Cin, il vero tormentone dell’estate 2019: Alfa, il rapper e cantautore genovese che in pochi mesi è riuscito a raggiungere milioni di ascolti su tutte le piattaforme musicali. Amato anche dai più piccoli, Alfa non perde mai l’occasione per sottolineare il suo amore per la musica, per i viaggi, ma soprattutto per la sua città, Genova. È qui che ambienta alcune delle scene di Tempo al tempo, tra Carignano, la stazione di Brignole e il belvedere sotto il Monumento ai Mille di Quarto.
Il videoclip La cosa più importante di Arisa è quello che forse più di tutti gli altri dona a Genova il ruolo di protagonista. La cantante parla di una storia d’amore, ma mentre canta sullo schermo scorrono panoramiche di Genova e compaiono scritte e frecce che descrivono le immagini. Le riprese ricoprono ogni luogo del centro, dato che si possono riconoscere: piazza Caricamento, Spianata Castelletto, via Ugo Foscolo, Porto Antico, Ponte Monumentale, Acquasola, Fontane Marose, Galleria Mazzini.
Interamente girato a Genova è anche La guerra è finita dei Baustelle, gruppo indie rock italiano. Il videoclip racconta la storia di una ragazza che, per sfuggire alle imposizioni perbeniste dei genitori, comincia a compiere atti di bullismo e vandalismo, sentendosi così più libera. Le scene ricoprono la zona sotto la Sopraelevata, dove la band suona la canzone, i vicoli del centro storico e la zona del porto.
La giovane artista Camilla Avvenente, due anni fa, ha voluto festeggiare il suo 25esimo compleanno lanciando un messaggio contro l’omofobia con il suo primo brano inedito, #Out. Grida di ascoltarla e non stare a sentire i giudizi degli altri. Le riprese toccano prima la zona del porto, poi De Ferrari e arrivano poi sul Monte Fasce, con alcune scene anche in notturno.
Ed è girato a Genova è anche il video di White Widow del rapper genovese Cromo, classe ‘98, che nel 2016 con questa canzone diede una svolta alla sua carriera. Il video, infatti, con riprese in piazza Rossetti insieme a un gruppo di coetanei e sui tetti della Foce, in poco tempo supera il milione di visualizzazioni e lo porta l’anno successivo al disco d’oro Cromito Loco.
Genovesi nel sangue sono i membri del gruppo indie pop Ex-Otago, e i titoli dei loro album, Marassi e Corochinato, lo confermano. Fortemente legati al loro quartiere d’infanzia, Marassi appunto, hanno scelto di girarvi la maggior parte delle riprese per diversi videoclip, tra cui Quando sono con te e Cinghiali incazzati. Il video di I giovani d’oggi si svolge invece per lo più all’interno di una nota discoteca di corso Italia.
Altro vero e proprio tormentone estivo nel 2018 è stato Faccio quello che voglio di Fabio Rovazzi. Il video è stato diretto dallo stesso Rovazzi e nella sua interezza dura ben nove minuti. Presenta Genova nelle scene in cui il cantante sale in macchina, percorre la Sopraelevata per proseguire poi tra le alture sopra la città; da lì, con una Panda, prende il volo verso il mare e raggiunge la famosa Diletta Leotta, che sta ballando su una barca.
Meno noto ma molto interessante è il videoclip di Ordinary Hero, diretto dal videomaker genovese Paolo Micai e con la voce di Francess. È interessante perché presenta la storia un uomo che, come se fosse un Pinocchio contemporaneo, vive la sua vita fin da bambino legato a dei fili, che probabilmente rappresentano le convenzioni sociali a cui è costretto a sottostare. Le riprese si sono svolte alla scuola elementare Fontanarossa di Quezzi, al Gaslini, a Villa Bombrini e ai giardini di plastica. Una scena, inoltre, è stata girata proprio all’interno del Mentelocale cafè, dove il protagonista, sempre legato ai fili, siede intorno al tavolo circolare del bar a Palazzo Ducale.
Il rapper Izi, nato a Savignano ma cresciuto a Cogoleto, insieme a Tedua e Vaz Tè racconta la vita delle case popolari sopra Voltri e Cogoleto con il singolo Wild Bandana. La macchina da presa vola sopra le Lavatrici, sopra le case popolari e, dopo aver inquadrato una scritta su un muro che riporta un testo di De André, segue i cantanti sulle alture di Genova, dove viene dato vita a un rave.
Anche il videoclip di Bandita di Jake La Furia ha raggiunto in poco tempo milioni di visualizzazioni. Interamente girato a Genova, mostra il cantante che cammina per i vicoli, seguito da un gruppo di uomini vestiti con tute rosse e maschera di Dalì, proprio come i protagonisti della Casa de Papel. La ragazza a cui Jake si rivolge, la bandita, attraversa via XX Settembre e, dopo aver passato a un complice la maschera di Dalì, entra in una gioielleria con una pistola per arrivare poi al caveau.
Tra i cantanti legati a Genova, troviamo sicuramente Jack Savoretti che, pur essendo nato in Inghilterra, fa sempre sentire il forte legame con la sua città, dove la sua famiglia aveva vissuto. Si sente questa nostalgia nelle note e nel video di Home, girato in bianco e nero all’interno dello stadio Luigi Ferraris, dove il cantante assiste a una partita e canta sul palco.
Un’atmosfera cupa e nostalgica è presente anche nel videoclip di Cosa vuoi che sia di Ligabue, caratterizzato da tinte grigio bluastre. Il video ha come protagonista l’attore Fabio Troiano e mostra alcune riprese di Genova dall’alto, nella zona del Matitone, mentre Ligabue canta vicino a una finestra.
Il videoclip di Max Pezzali di Un’estate ci salverà, in collaborazione con il gruppo Ex-Otago, ha una struttura originale e divertente: la prima metà del video ci mostra Max in qualità di presentatore di un vecchio telegiornale in bianco e nero, che nella seconda metà diventa un presentatore contemporaneo, impegnato a dare i soliti consigli degli esperti contro il caldo. I membri del gruppo genovese fanno parte delle riprese del telegiornale che descrivono l’estate in città, portano le sedie a sdraio tra le moto di piazza Dante, cercano il fresco dentro il frigorifero o attaccati al ventilatore, fanno il barbecue in mezzo ad un incrocio.
Il video di Inside the loop del gruppo indipendente punk e soft rock dei Meganoidi, originario di Genova, mostra alcuni palazzi su sfondi colorati e psichedelici. Tra essi, è facilmente distinguibile l’edificio più alto della città, Torre Piacentini, che si trova in piazza Dante.
I Negramaro decidono di girare l’intero video di Parlami d’amore in piazza della Vittoria, proprio davanti all’arco di trionfo e nei pressi di un parco giochi. Ad un certo punto del video, il cantante Giuliano Sangiorgi sale sopra un vecchio furgoncino e continuando a cantare dà vita a un concerto improvvisato, in cui tutti nella piazza cominciano a ballare.
Sopra i tetti di Genova sta seduto a cantare Nek, nel video di Contromano. Segue con lo sguardo una donna che cammina per la città, guardandola però sempre da lontano, dall’alto, sul cornicione del Ponte Monumentale in via XX Settembre e del Palazzo della Borsa Valori a De Ferrari. La donna poi prende l’auto e si reca sulle alture di Genova, dove lui la segue.
Ed è invece tra i vicoli di Genova che si avventura di notte Nina Zilli, sola e con una lunga gonna di seta, per la canzone appunto intitolata Una notte. La cantante, dopo essere uscita dal letto dell’uomo con cui aveva passato la serata, cammina per i caruggi, guarda la lanterna che illumina la città e si ritrova poi a Boccadasse, tra le barche e gli scogli.
Girato a Genova, e in particolare all’Aeroporto Cristoforo Colombo, è il video musicale Dime la verdad di Richway, cantante raggaeton che con la sua musica fonde cultura italiana e latino-americana. Le riprese si svolgono sia all’interno, dove una giovane coppia passa il tempo prima del volo, sia sulla pista di decollo, dove Richway canta.
Per concludere, citiamo anche il video del 2020 Freestyle che il rapper genovese Tedua ha cantato sui terrazzi dei tetti di Genova, con riprese sia di giorno che di notte, e camminando lungo la fontana spenta di piazza De Ferrari.
Di Elisa Morando