Ugo Dighero e Paolo Fresu sono i protagonisti di Tango Macondo, in scena al Teatro Gustavo Modena dall’8 febbraio con la regia di Giorgio Gallione (in scena fino a domenica 12 febbraio). Un viaggio dalla Sardegna ancestrale e mitologica al Sud America onirico di García Márquez nel quale affabulazione, canto, danza, si fondono con la musica composta ed eseguita dal vivo da Paolo Fresu.
Tango Macondo è la storia di Mataforu, contadino cantastorie, e del suo grande amore, Anzelina Bisocciu. Costretti a lasciare Mamoiada, il paese del leggendario Carnevale, i due arrivano a Macondo, luogo immaginario dell'universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez. Il regista Giorgio Gallione si affida a un trio di attori affiatato, capitanato da Ugo Dighero, e alle creazioni musicali di Paolo Fresu per far sognare di tempi remoti, di nuraghi e mamuthones, di tanghi e di pampas. Contribuiscono all’evocazione di «un territorio ai confini tra il delirio e la geografia» le coreografie di Giovanni Di Cicco e gli immaginifici oggetti di scena di Marcello Chiarenza. Durata dello spettacolo: 75 minuti.
Produzione
Teatro Stabile di Bolzano
Drammaturgia e regia
Giorgio Gallione
Liberamente ispirato all’opera Il venditore di metafore di
Salvatore Niffoi, ed. Giunti
Interpreti
Ugo Dighero, Rosanna Naddeo, Paolo Li Volsi e i danzatori: Luca
Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca
Zaccaria
in collaborazione con DEOS Danse Ensemble Opera Studio – Genova
Musiche originali eseguite dal vivo
Paolo Fresu (tromba, flicorno), Daniele di
Bonaventura (bandoneon), Pierpaolo
Vacca (organetto)
Scene
Marcello Chiarenza
Costumi
Francesca Marsella
Coreografie
Giovanni Di Cicco
Disegno luci
Aldo Mantovani