C’è grande attesa per Spettri di Henrik Ibsen, che arriva in scena al Teatro Ivo Chiesa da mercoledì 1 febbraio 2023, sia per la regia di Rimas Tuminas, sia per il ritorno sulle scene italiane, dopo oltre 10 anni, di Andrea Jonasson. Nello spettacolo del maestro lituano la vicenda si svolge in uno spazio onirico dove personaggi reali e fantasmi si fondono come in un sogno e dove la grande attrice di origine tedesca, legata all’arte di Giorgio Strehler di cui fu moglie e interprete ideale, veste i panni di Helene, la tormentata madre al centro di questo dramma borghese.
In Spettri, scritto nel 1881, qui tradotto e adattato per la scena da Fausto Paravidino, il grande drammaturgo norvegese mette sotto la lente d’ingrandimento la borghesia apparentemente perfetta. Ciò che ne viene fuori è un concentrato di ipocrisie e nefandezze atte a proteggere il buon nome di una famiglia in cui in realtà nessuno è innocente.
Un marito dissoluto da vivo e glorificato da morto, un figlio inconsapevolmente innamorato di una sorellastra, unamadre che hasacrificato la propria vita per non infangare la reputazione del marito ma che ha cresciuto un figlio nella menzogna.Un sacerdote che regge il gioco delle bugie in nome di rettitudine e sanità morale. Tutta questa melma taciuta su cui si muove la vicenda all’improvviso viene a galla: le illusioni collassano, il moralismo di facciata crolla e la scena è invasa dagli spettri del titolo. Da una parte le angosce, i rimorsi e i tormenti personali. Dall’altra lagabbia sociale fatta di (pre)giudizi e convenzioniche si stringe sempre più intorno ai personaggi, fino a non dar loro più scampo.
«La verità è la cosa più difficile da rivelare - scrive il regista nelle sue note - e qui è ben rappresentato non solo il disvelamento di segreti familiari, ma anche l’esternazione dei “fantasmi” che si nascondono e vivono dentro tutti noi. Gli “spettri” sono illusioni che le persone costruiscono a partire dalle proprie debolezze, sono le menzogne che adottiamo e che trasmettiamo ai nostri figli. Questo spettacolo è una storia di liberazione dai “fantasmi” che ci inseguono».
Spettri
di Henrik Ibsen
regia Rimas Tuminas
versione italiana e adattamento Fausto Paravidino
con Andrea Jonasson, Gianluca Merolli, Fabio Sartor, Giancarlo
Previati, Eleonora Panizzo
scene e costumi Adomas Jacovskis
luci Fiammetta Baldiserri riprese da Oscar Frosio
musica Faustas Latènas, Giedrius Puskunigis, Jean Sibelius, Georges
Bizet
produzione TSV - Teatro Nazionale.