Da mercoledì 25 a domenica 29 ottobre, sul palco del Teatro Eleonora Duse arriva Umberto Orsini in Le memorie di Ivan Karamazov, spettacolo tratto dal romanzo di Fëdor Dostoevskij e diretto da Luca Micheletti.
Un percorso all’interno dell’ultimo e forse più grande romanzo di Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, che Umberto Orsini affronta per la terza volta nella sua carriera d’attore. Dopo il fortunato sceneggiato televisivo di Bolchi e La leggenda del grande inquisitore, questo nuovo Karamazov è per Orsini l’occasione di confrontarsi con la complessità del personaggio più controverso e tormentato dell’intera epopea letteraria: Ivan Karamazov, il libero pensatore che teorizza l’amoralità del mondo e conduce forse consapevolmente all’omicidio l’assassino di suo padre.
Ivan, colpevole e innocente insieme, ritorna a parlare, come un uomo ormai maturo che sente di non aver esaurito il suo compito. Orsini è il protagonista d’un viaggio nell’umana coscienza che non teme di affrontare tabù antichi e moderni, precipitando Ivan Karamazov nel suo personale sottosuolo dal quale egli compone delle allucinate eppure lucidissime memorie.
Ha dichiarato l’attore: «Da quasi mezzo secolo conosco il signor Ivan Karamazov. L’ho incontrato in uno studio televisivo di Via Teulada, a Roma, e da allora ci siamo guardati nello specchio e ci siamo confusi uno nell’altro al punto di identificarci o de-identificarci… Mi sono preso la libertà di rappresentarlo come un personaggio che resiste nel tempo, e mi sono chiesto, e gli ho fatto chiedere, perché mai l’autore, il suo creatore, lo abbia abbandonato non-finito. E questo non-finito me lo sono trovato tra le mani oggi, come in-finito e dunque meravigliosamente rappresentabile perché immortale e dunque classico… Sono grato a Luca Micheletti di aver condiviso la mia passione per i temi che lo spettacolo sollecita accarezzando la mia persona con grande cura e protezione. Come si conviene a due vecchi signori: il signor Ivan Karamazov e il sottoscritto».