Sanremo 2020: Tecla con 8 marzo. Testo e pagella

Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2020 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica.

Tecla - 8 marzo - Testo

In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza
in fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno lo calpesta
e nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza, io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza

Siamo petali di vita che hanno fatto
un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

La verità
siamo candele nella notte
a illuminare mentre la gente chiude porte
nei maglioni lunghi e a nascondersi nel niente
dagli sguardi di chi resta indifferente

Abbiamo dato e troppo poco ci è concesso
certe lacrime non chiedono permesso
e nello specchio, negando l’evidenza
chiamarlo amore quando è solo dipendenza

Siamo petali di vita
che faranno un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque
dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

Se ci crolla il mondo addosso
come sempre ci rialziamo
nonostante a volte uomo non vuol dire essere umano
per tutto il sangue che è stato versato

Di Lorenzo Coveri

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