Sabato 16 novembre 2024, Escursionismo Liguria organizza il trekking La scala grande di Monesteroli: l'estasi della bellezza. L'itinerario vede la partecipazione di Elisa Montorsi, Guida Ambientale Escursionistica (GAE), figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
La Scala Grande, più di mille gradini in pietra arenaria dove vivere l'estasi della bellezza. Oltre alla discesa facoltativa lungo la ciclopica scalinata di Monesteroli, l’itinerario ad anello consente di camminare lungo le fasce che si avvicinano al mare nel regolare alternarsi di ''cian'' e muretti, con suggestive panoramiche su Schiara, l'isolotto Ferale e la scogliera delle Cinque Terre. Si può anche vedere la Fontana di Nozzano e il menhir di Tramonti, conosciuto anche come il masso del diavolo.
Questa la presentazione di Enrico Bottino, trekking promoter di Escursionismo Liguria. ''Il nostro percorso ad anello parte da Campiglia, piccolo crocevia di sentieri. La via si infila tra le case, scende tra i coltivi sostenuti da muretti in pietra, la vista su Schiara e sull’isolotto Ferale si apre mano a mano, passo dopo passo. Il sentiero prosegue in costa, tra le pergole basse che meglio si oppongono all’impeto del libeccio, con suggestive panoramiche sulle fasce che scendono al mare nel regolare alternarsi di “cian” e muretti. Le monorotaie che consentono il trasporto delle gerle traboccanti d’uva sono una costante dei vigneti riarsi dal sole. Dopo la lecceta e Fontana di Nozzano, eccoci arrivati nel magico mondo della Scalinata Grande, che a dispetto della legge di gravitazione universale scende verso i tetti di Monesteroli!
Questo incredibile villaggio è unito al mondo reale da una ciclopica mulattiera che zigzagando scende quasi a lambire il mare. Dopo la discesa e soprattutto la risalita riprenderemo fiato, tranquilli. Insieme ai gabbiani, signori incontrastati del litorale, risaliremo verso la Fontana di Nozzano per dirigerci verso il menhir di Tramonti, conosciuto anche come il masso del diavolo, considerato da alcuni studiosi come opera di antiche popolazioni liguri che lo eressero con funzione sacra. Dopo la Chiesa di Sant’Antonio, il sentiero lungo il crinale boscoso ci riporterà a Campiglia, stanchi ma appagati per aver ammirato uno dei paesaggi costieri più incantevoli della Regione, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO''.
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