La Spezia è finalista per diventare Capitale Italiana della Cultura 2027: il progetto Una cultura come il mare

Alex Ghizila - unsplash.com

La Spezia, 14/02/2025.

La Spezia, città di mare e di cultura, si prepara a un momento cruciale: martedì 25 febbraio 2025 sarà protagonista presso il Ministero della Cultura per la fase finale dell'audizione pubblica per diventare Capitale Italiana della Cultura 2027.

Per l'occasione La Spezia, inserita nella rosa delle dieci finaliste, presenterà il proprio dossier alla giuria di esperti. L'audizione, della durata di un'ora, prevede una prima parte di presentazione del progetto e una seconda parte dedicata alle domande della Giuria. Gli ultimi cinque minuti saranno dedicati a un appello finale. L'evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero della Cultura.

Una cultura come il mare: questo il motto che accompagna la candidatura della Spezia. Un concetto che racchiude una visione di cultura variegata, dinamica e in continua evoluzione, proprio come il mare. La Spezia si propone come un centro creativo dove la cultura è motore di sviluppo, bellezza, sostenibilità e inclusione.

La candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027 rappresenta un'opportunità unica per valorizzare il patrimonio culturale della città, promuovere il dialogo tra diversi settori e sperimentare nuove forme di interazione tra l'essere umano e il mare. Progetti come il rilancio del Premio del Golfo per giovani artisti, i percorsi di welfare culturale e Amphiorama, un museo diffuso che parte dal mare e guarda al futuro, testimoniano l'impegno della città verso un futuro sostenibile.

La Spezia si candida a diventare un laboratorio di innovazione culturale, capace di reinterpretare il passato attraverso strumenti contemporanei e di offrire un accesso più ampio e diretto alla cultura. Una città che, con creatività e sensibilità artistica, vuole affrontare le sfide del presente e costruire un futuro in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 e l'Accordo di Parigi.

Abbiamo intervistato la dirigente dei Servizi Culturali Rosanna Ghirri, responsabile della gestione, dell’attuazione e del monitoraggio del progetto LaSpezia2027, che ci ha raccontato il progetto e il sogno di portare La Spezia a diventare Capitale Italiana della Cultura 2027.

La Spezia è tra le 10 città finaliste nella corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura 2027: quali saranno i prossimi passi prima di conoscere la vincitrice assoluta?
«Il 25 febbraio, alle ore 15.15, la Città della Spezia è stata convocata al Ministero della Cultura. Sarà un incontro di approfondimento della candidatura di circa un’ora, di cui trenta minuti per la presentazione del progetto e altri trenta per una sessione di domande che verranno effettuate dalla giuria. Gli ultimi cinque minuti saranno lasciati per una chiusura con un appello finale».

Sono terminati da alcune settimane i quattro tavoli di lavoro tematici relativi alla candidatura della Spezia a Capitale Italiana della Cultura 2027: come è andata?
«Il riscontro da parte delle associazioni e della cittadinanza è stato entusiastico e partecipato. Il dossier presentato per la candidatura della Spezia a Capitale Italiana della Cultura è stato un grande lavoro di concerto portato avanti con oltre 70 soggetti tra associazioni, istituzioni e realtà del territorio e con questi quattro tavoli tematici abbiamo fornito la direzione futura che intraprenderemo insieme, approfondendo questa nuova idea di città che è innanzitutto un'opportunità straordinaria per valorizzare il ricco patrimonio storico, artistico e culturale e le nostre eccellenze a livello nazionale e internazionale».

Il dossier che avete elaborato e presentato è composto da quattro filoni: quali sono i temi principali su cui vi siete concentrati?
«Il programma La Spezia 2027 si sviluppa lungo quattro direttrici principali, ovvero: Correnti, una cultura che solca il mare: una cultura che solca il mare non ha paura di ciò che incontrerà, dei venti contrari, delle onde e delle maree, è pronta ad accogliere ciò che è diverso, lontano e in apparenza distante. Con Correnti portiamo la cultura dentro il mare ed il mare ci riporta la cultura sotto nuove forme, sempre nuove e inattese. I progetti principali che ricadono sotto Correnti sono: il progetto Giona, un centro culturale, un mare di possibilità; Amphiorama: un’esperienza diffusa fra reale e virtuale; Idrofonia: cultura e creatività rispondono all’inquinamento acustico marino; CineMare, il nuovo Festival; Ventimila leghe sotto i mari: formazione 4.0. Venti: una cultura che ispira: una cultura che ispira reinterpreta il passato, produce nuovi contenuti e strumenti, innova e rinnova, si fa spingere dalle correnti, ma solo verso un futuro che ha prima immaginato e poi progettato. Con Venti ci muoviamo con l’arte e la creazione contemporanea, con un occhio che guarda da dove siamo venuti per meglio pensare alla costruzione del domani. I progetti principali che ricadono sotto Venti sono: il Premio del Golfo della Spezia; Futuro, in onore alla presenza Futurista alla Spezia, un grande progetto diffuso tra arti visive, poesia e musica che rilegga questo movimento con gli occhi di oggi; La Spezia Blu: il grande libro scritto dai Musei Civici. Onde: una cultura che rigenera: una cultura che rigenera è attenta alle persone e al loro benessere, alla costruzione di comunità, al dialogo e alla cura. Per questo Onde si esprime con progetti nei quartieri, nei centri per le persone anziane, diffusi sul territorio, pensati per una migliore accessibilità del territorio ed una convivenza pacifica nel rispetto della natura, attraverso la cultura. I progetti principali che ricadono sotto Onde sono: Festival Forti di Pace; Premio Exodus; Spinnaker: la cultura come vela di benessere; Nuovi percorsi per domani: mobilità e valorizzazione del territorio. Maree: una cultura che ritorna: una cultura che ritorna è in movimento, reagisce ai cambiamenti, è resiliente e per questo è in continuo aggiornamento ed evoluzione, rafforza gli eventi ricorrenti aprendosi a nuove proposte favorendo così anche una maggiore attrattività e permanenza dei visitatori. I progetti principali che ricadono sotto Maree sono: Libriamoci: leggere ovunque, leggere comunque ; Fuori Luogo: farsi mare con il teatro ; AND Festival: arte e teatro dappertutto ; Trac Festival: circo d’inverno ; Paleofestival: Preistoria del Mare ; Spetialis: il festival della Spezia antica incontra il mare ; Festival Internazionale del Jazz della Spezia».

Una cultura come il mare: come è nata l'idea per il titolo del dossier, che suona così evocativo?
«Con una visione ispirata al mare, La Spezia si candida a Capitale Italiana della Cultura 2027: Una cultura come il mare, il titolo del Dossier, non è solo una metafora ma un obiettivo concreto per una cultura variegata, interconnessa e sempre in movimento fondata sulla bellezza, la sostenibilità e l’inclusione. Un’occasione storica senza precedenti ed unica per rafforzare la nostra Città come centro creativo, incentivando il dialogo tra diversi settori, facendo emergere aspetti poco noti del proprio patrimonio, sperimentando un nuovo modo di vivere il rapporto con il mare. Il rilancio del Premio del Golfo per giovani artisti, percorsi di rigenerazione urbana e sociale e Amphiorama, un museo diffuso che parte dal mare e guarda al futuro, sono solo alcuni dei progetti caratterizzanti della candidatura. Una cultura come il mare diventa così un veicolo per affrontare le sfide di oggi, promuovendo una maggiore consapevolezza ambientale e sociale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi. La Spezia si propone di diventare un grande laboratorio di innovazione culturale, capace di aprire nuovi orizzonti per la Città-Mare, rileggendo il passato attraverso strumenti contemporanei e offrendo a tutti un accesso più diretto alla cultura. Con creatività e sensibilità artistica, la Città vuole affrontare le sfide del presente e costruire un futuro sostenibile».

Inclusione e sostenibilità sono fra i temi su cui punta il progetto che vede La Spezia protagonista: in che modo la cultura fa rima con inclusività e rispetto dell'ambiente nel vostro progetto?
«In modo molto concreto. Uno dei progetti ha come tema Prendersi cura della terra: cultura e sostenibilità. Nel 2027, il Forum Internazionale Prendersi Cura della Terra si concentrerà sull'integrazione tra discipline umanistiche e scientifiche, con l'obiettivo di sviluppare obiettivi comuni per affrontare le trasformazioni globali che influenzano il benessere umano e l'ecosistema. Il Forum, ispirato dalla rivista Earth Stewardship promossa dall'American Ecological Society in collaborazione con l'editore Wiley, mira a creare nuove basi socio-ecologiche che collegano conoscenza e azione per prevenire cambiamenti globali rischiosi».

Maria Cristina Bigi, Donatella Bianchi, Jacopo Godani, Angelo Riccaboni, Guido Tonelli, Dario Vergassola: il Comitato scientifico che sta lavorando al progetto è composto da nomi importanti della cultura spezzina. Come sono stati selezionati e in che modo ognuno e ognuna di loro sta offrendo il proprio contributo al progetto?
«Sono tutte personalità importanti nell'espressione del territorio, riconosciute a livello nazionale e internazionale, che hanno messo a disposizione i loro talenti per la nostra città e il suo futuro: siamo loro molto grati, perché hanno lavorato di concerto insieme a tutta la squadra per la candidatura della Spezia a Capitale Italiana della Cultura 2027».

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