Nato e cresciuto a La Spezia, Andrea Sorrentino ha fatto della ricerca teatrale il fulcro del suo percorso artistico. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ha lavorato con maestri come Luca Ronconi, Antonio Latella e Mauro Pasqualini, ottenendo riconoscimenti prestigiosi tra cui il Premio UBU. Il suo legame con il territorio ligure e la sua sensibilità verso le trasformazioni sociali e urbane emergono con forza in questo spettacolo, che rende omaggio a uno degli autori più visionari del Novecento: Italo Calvino.
Attraverso il dialogo tra Marco Polo e Kublai Khan, Le città invisibili ci invita a guardare oltre l’aspetto fisico delle città, scoprendo in esse metafore dell’animo umano, delle relazioni e del nostro tempo. In un’epoca segnata da crisi ambientali, migrazioni e urbanizzazione, Calvino ci spinge a riflettere su memoria, spazio e identità.
Con uno sguardo poetico e visionario, Andrea Sorrentino porta in scena un viaggio tra mondo esteriore e interiore, ricordandoci che la vera esplorazione non è geografica, ma dello spirito. A dare ulteriore profondità alla narrazione, il contributo musicale di Manuel Picciolo, in arte Mappo, cantautore e polistrumentista spezzino. Vincitore del Premio Lunezia, Mappo intreccia sonorità che accompagnano il viaggio evocato da Calvino e restituito sulla scena da Sorrentino.