Il progetto fallì definitivamente da quell’anno molti edifici vennero abbandonati, tranne l’albergo di lusso che fu trasformato in una casa di riposo. Anche quest’ultima struttura, però, venne chiusa nel 2007 e il paese diventò ufficialmente un luogo fantasma e abbandonato. Addirittura poco prima della chiusura venne organizzato un rave party, intitolato Summer Alliance, con circa mille persone, che danneggiarono ancor di più le costruzioni della zona. Quindi gli edifici, un tempo di lusso, vennero riempiti di murales, furono rotti i vetri delle finestre e rovinati tutti gli arredamenti.
Fortunatamente da qualche anno l’Associazione Amici di Consonno, in collaborazione con il comune di Olignate e la famiglia del conte Bagno, sta cercando di far rivivere un po’ il borgo abbandonato. Da aprile ad ottobre, infatti, la zona è aperta dalle 10.00 alle 19.00 e in alcuni periodo dell’anno vengono organizzati eventi che prevedono anche visite guidate tra gli edifici abbandonati della zona. Per arrivare a Consonno bisogna innanzitutto raggiungere Villa Vergano, frazione di Galbiate, e qui imboccare via Don Minzoni e successivamente via Brianza. In alternativa si può anche partire dal paese di Olignate e prendere via Belvedere, che prosegue in via per Consonno, fino al paese fantasma. Entrambe le strade sono asfaltate ma strette e poco praticabili: in tutte e due, inoltre, a un certo punto c'è una sbarra - il più delle volte abbassata - che impedisce l'accesso alle auto. Il consiglio per arrivare a Consonno è dunque quello di raggiungerlo a piedi: la durata della cammnata dipende dal punto della salita in cui si riesce a parcheggiare, ma in linea di massima c'è da mettere in conto un'ora di percorso in salita.
Molte delle costruzioni del Conte Mario Bagno, seppur abbandonate, sono ancora visibili e testimoniano quella che fu la storia e la vita di Consonno durante il breve periodo di successo. Per esempio è possibile ammirare il Minareto, simbolo di Consonno e costituito da una guglia alta circa 30 metri. Questa struttura, inoltre, dimostra come il Conte Bagno volesse creare un luogo internazionale e aperto a diverse culture. Sotto il Minareto sono visibili poi quelli che erano gli appartamenti delle vacanze per gli ospiti, sempre in stile arabeggiante e facilmente accessibili non essendoci più porte o finestre. Sempre nei pressi del Minareto, oggi è ancora visibile la lunga galleria commerciale, un tempo ricca di negozi di lusso e grandi marchi. Proseguendo il giro si può osservare lo spazio presso cui si trovava una grande sala da ballo, in passato chiamata Salone delle Feste. Sempre in zona sono visibili poi una serie di costruzioni, naturalmente anch’esse abbandonate, ma un tempo destinate a luoghi di accoglienza, ristoranti, negozi e casinò.
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