8 - Orrido della Val Taleggio (Bergamo)
Tra la frazione di Roncaglia Entro e la frazione Sottochiesa, nel bergamasco, sorge l’orrido della Val Taleggio, detto anche orrido dei Serrati o di San Giovanni Bianco. Una gola lunga circa 3 chilometri, formatasi grazie all’azione erosiva delle acque del torrente Enna. L’intero paesaggio è caratterizzato da natura incontaminata e pareti a strapiombo su cui scorrono cascate, che nel periodo invernale si ghiacciano completamente. L’orrido inoltre è facilmente raggiungibile grazie ad una strada tracciata tra il 1902 e il 1910, percorribile con qualsiasi veicolo. Il consiglio è quello però di passeggiare o di percorrere in bici la strada, per godere al meglio tutte le bellezze naturalistiche del posto.
9 - Orridi della Via Mala (Brescia)
Per gli amanti del trekking di montagna, un percorso tra le rocce e gli orridi della Via Mala del Dezzo è davvero ideale. La Via Mala univa la Val d’Angolo con la Val di Scalve, all’interno del territorio bresciano, e venne chiamata così perché la parola Mala indicava una strada accidentata e inquietante in alcuni tratti. Attualmente le due valli sono collegate da una strada provinciale, ma una parte dell’antico percorso è tranquillamente realizzabile a piedi per circa un chilometro. Per fare ciò è necessario partire a Darfo Boario Terme, in Val Camonica, salire ad Angolo Terme e proseguire in direzione della Val di Scalve. Realizzando questo percorso si passa attraverso strade strette e gallerie, circondate da rocce e orridi prodotti dall’azione erosiva del fiume Dezzo.
10 - Orridi di Sant'Antonino (Pavia)
All’interno dell’Oltrepò Pavese, in prossimità della località di Torrazza Coste, si trovano gli orridi di Sant'Antonino. Un luogo suggestivo caratterizzato da rocce e burroni, creati dall’azione erosiva del Rio Fossone. Le pareti sono bianche per via del calcare e al loro interno si possono trovare minerali o addirittura fossili marini, facendo pensare che nella zona un tempo ci fosse il mare. Il punto migliore per ammirare gli orridi è nel piccolo paese di Nebbiolo, situato in altura lungo una strada chiusa. Quest’ultima è molto stretta e non sempre accessibile, quindi è raccomandabile percorrerla con automobili di piccole dimensioni. Allo stesso tempo gli orridi di Sant'Antonino sono raggiungibili anche a piedi, con una passeggiata di circa un’ora, partendo dal cimitero di Torrazza Coste e seguendo le indicazioni del sentiero n.1 o dei Tre Campanili.
Di Simone Caravano