Venerdì 25 e sabato 26 novembre 2022 al Cinema di Bellano, in via Roma 3, prosegue la rassegna Il bello dell’Orrido, serie di incontri promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione ArchiViVitali e a cura di Armando Besio sul tema-ossimoro del titolo: il paese di Bellano (Lecco) è affacciato sul Lago di Como e famoso a livello turistico per l’Orrido, profonda gola scavata dal fiume Pioverna, un’attrazione naturale circondata dalla bellezza selvaggia, dall’alone di mistero delle rocce ripide.
L'ottavo appuntamento con Il bello dell’Orrido è diviso in due serate: venerdì 25 novembre 2022 alle ore 21.00 viene proiettato il film Antonia, opera prima del regista Ferdinando Cito Filomarino, presente in sala. Il film - presentato al Festival Karlovy Vary, dove ha ricevuto una menzione speciale - racconta i momenti salienti, spesso in tempo reale, degli ultimi dieci anni della poetessa milanese Antonia Pozzi: un’indagine sulla sua enigmatica interiorità e anche sulla Milano degli anni ’30.
Sabato 26 novembre 2022 alle ore 17.00 è ospite della rassegna Paolo Cognetti: lo scrittore, che con Le otto montagne (2016) ha vinto il Premio Strega e poco dopo il Premio Strega Giovani e il Prix Médicis Ètranger, in questa occasione presenta la sua Antonia, incrociando la poetessa e l’alpinista di cui ha raccolto scritti e scatti in L'Antonia: poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi. È questo il punto di partenza dell’incontro intitolato La poesia della montagna: in cammino con Antonia Pozzi, un dialogo moderato dal curatore Armando Besio, con letture di Marco Signorile. Milano, la montagna e la scrittura sono le cose che accomunano i due. In questo testo Cognetti racconta la storia di una ragazza dalle lunghe gambe nervose: nata in una famiglia borghese che l’ha imprigionata nel conformismo ma le ha dato la possibilità di fare esperienze precluse ad altre donne, come studiare all’università, viaggiare in tutta Europa, andare in montagna e scalare, Antonia Pozzi ha esplorato il mondo, ha esplorato sé stessa attraverso la fotografia e la poesia. La montagna è sempre stata la sua maestra e il suo rifugio. Paolo Cognetti la racconta attraverso foto, diari, lettere e poesie e mescola le proprie parole alle sue: un ritratto nitido e delicato, come un omaggio a un’artista che, senza saperlo e senza volerlo, ha scritto un capitolo della storia del secolo scorso.
L'ingresso è gratuito fino a esaurimento posti; ulteriori informazioni via email.