Aggiornamento: a Milano e in Lombardia scuole chiuse da lunedì 24 febbraio e annullati tutti gli eventi
Lodi, 21/02/2020.
È in Lombardia il focolaio italiano del Coronavirus. Dopo il ricovero in prognosi riservata all'ospedale di Codogno dell'uomo di 38 anni di Castiglione d'Adda, che avrebbe contagiato anche la moglie incinta all'ottavo mese e un conoscente della coppia, altre tre persone si sarebbero presentate nel medesimo ospedale risultando positive al Coronavirus nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio 2020. Tutte e tre sono ora ricoverate in isolamento. Oltre a loro, positivi anche 5 medici dell'ospedale dove il trentottenne di Castiglione si era fatto visitare.
I casi positivi in Lombardia accertati nella giornata di venerdì 21 febbraio sono in tutto 15 - di cui 14 intorno ai 40 anni di età e 3 tra i 70 e gli 80 anni - tutte residenti nella stessa area geografica, quella compresa tra le cittadine di Codogno, Castiglione d'Adda e Casalpusterlengo in provincia di Lodi. Ovviamente non si esclude che questi numeri siano destinati ad aumentare in breve tempo, mentre cresce l'ansia dei cittadini e vengono in tutta fretta attivate misure precauzionali per arginare la possibile epidemia di Coronavirus.
Nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio i comuni di Codogno, Castiglione d'Adda e Casalpusterlengo - le località in cui vivono le persone risultate positive al Coronavirus, distanti pochi chilometri l'una dall'altra - hanno emanato tre ordinanze provvisorie per la chiusura delle scuole fino a martedì 25 febbraio, di bar, ristoranti e discoteche fino a domenica 23 febbraio e degli uffici pubblici fino a sabato 22 febbraio. Nei tre comuni sono anche sospese tutte le attività ricreative, comprese feste di Carnevale ed eventi sportivi; Trenord ha inoltre annunciato la temporanea chiusura delle tre strazioni ferroviarie di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo.
Oltre alla chiusura di scuole ed esercizi pubblici, intanto, Regione Lombardia consiglia ai cittadini delle aree coinvolte di «rimanere in ambito domiciliare» e di «evitare contatti sociali»: chi dovesse avvertire sintomi influenzali o problemi respiratori deve chiamare direttamente il 112, senza uscire di casa né recarsi al Pronto Soccorso (quello di Codogno, peraltro, rimane chiuso per emergenza sanitaria).