Magazine, 02/11/2020.
Scuole superiori chiuse, divieto di spostamenti tra regioni a rischio, mostre e musei chiusi, capienza limitata al 50% sui mezzi pubblici, centri commerciali chiusi nel weekend. E coprifuoco in orario serale in tutta Italia. Questi i principali punti del nuovo Dpcm di novembre che il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha illustrato in anteprima alla Camera lunedì 2 novembre 2020, con probabile ufficializzazione e firma nella giornata di martedì 3.
Le nuove regole andranno ad aggiungersi alle limitazioni anti Covid-19 del Dpcm di domenica 25 ottobre 2020, che già prevedevano - tra le altre cose - la chiusura di teatri, cinema, palestre e piscine, lo stop a tutte le attività sportive amatoriali e dilettantistiche di contatto, la sospensione di fiere e congressi, le limitazioni orarie per bar e ristoranti. «La situazione è in peggioramento», ha ammesso Conte, dicendosi «consapevole della frustrazione, del senso di smarrimento e della rabbia dei cittadini che si trovano a convivere con nuove limitazioni alle libertà personali», ma anche «delle profonde ripercussioni che le restrizioni avranno inevitebilmente sulla economia».
La maggiore e più attesa novità del nuovo Dpcm riguarda gli spostamenti tra regioni. «Individueremo 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive», ha spiegato Conte: «l'inserimento di una regione all'interno di una delle tre aree, con conseguente attivazione delle norme previste per quella specifica fascia, avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute e dipenderà esclusivamente dal coefficiente di rischio della regione». Il divieto spostamenti interregionali dipenderà dunque dalle situazioni che si svilupperanno nelle singole aree geografiche e dunque non sarà in vigore a prescindere su tutto il territorio nazionale: ovviamente, da e verso le regioni a rischio gli spostamenti saranno vietati, sempre salvo motivi di salute, lavoro studio e necessità in generale.
Il nuovo Dpcm di novembre conterrà però altre misure restrittive valide in tutta Italia. E queste riguardano «la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali (ad eccezione di farmacie, paramarmacie, alimentari, tabacchi ed edicole che si trovano al loro interno) e dei corner adibiti ad attività di scommesse e videogiochi», ha affermato Conte: «chiuderanno, ahimè, anche i musei e le mostre. Ed è prevista la riduzione fino al 50% dei limiti di capienza dei mezzi pubblici locali». E poi c'è il cosiddetto coprifuoco: «prevediamo anche dei limiti alla circolazioni nella fascia serale più tarda», ha affermato il premier, senza però specificare alcun orario (si era parlato delle 21.00, ma anche delle 18.00: vedremo quale sarà la scelta definitiva).
Infine c'è il tema scuole, con il «ritorno alla didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, sperando che sia una misura ben temporanea», ha sottolineato Conte: sarebbero coinvolte dunque solo le superiori, mentre gli asili, le scuole d'infanzia, le elementari e le medie continueranno con la didattica in presenza, come dall'inizio dell'anno scolastico.