Magazine, 18/03/2022.
Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo 2022 vengono eliminate molte delle restrizioni in vigore da tempo per contrastare il contagio da Covid-19. Non tutte, però: la pandemia non è finita e la strategia del Governo è quella di un percorso graduale verso il tanto agognato ritorno alla normalità.
A fare chiarezza su cosa sta per cambiare, il nuovo decreto legge approvato il 17 marzo 2022, che prevede sì un sostanziale allentamento di restrizioni e divieti, ma alcune regole restano. L'obbligo di indossare la mascherina al chiuso, per esempio, che è valido almeno fino al 30 aprile 2022: in particolare è obbligatoria la mascherina Ffp2 in ambienti quali i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico (concerti, teatro, cinema); sui luoghi di lavoro a partire dal primo aprile è invece sufficiente la mascherina chirurgica.
Per quanto riguarda il Green Pass - uno dei temi più discussi e controversi - è prevista una abolizione graduale. Innanzitutto dal primo aprile 2022 non è più necessario avere il Super Green Pass, rilasciato esclusivamente a vaccinati e guariti, per accedere ai luoghi di lavoro: per tutti i lavoratori, compresi gli over 50, resta però obbligatorio almeno per un mese avere il Green Pass base, quello che si può ottenere anche con un tampone negativo; dal primo maggio 2022, invece, dovrebbe non essere più necessario neppure il Green Pass base.
Per accedere a bar e ristoranti al chiuso, discoteche, sale gioco, centri benessere ed eventi sportivi indoor il Super Green Pass resta obbligatorio fino al 30 aprile 2022; dal primo aprile 2022 invece non è più necessario alcun Green Pass - né base, né rafforzato - per i servizi di ristorazione all'aperto, mentre resta obbligatorio per eventi all'aperto che prevedono assembramenti, come allo stadio o a un concerto. Per visitare Rsa, hospice e reparti di degenza degli ospedali invece il Green Pass è richiesto fino al 31 dicembre 2022: la medesima data è anche quella di scadenza dell’obbligo vaccinale per medici, infermieri e lavoratori negli ospedali e nelle Rsa.
Altro tema spinoso è quello della scuola. A tal proposito il nuovo decreto stabilisce nuove misure per la gestione dei casi di positività: a partire dal primo aprile 2022 nelle scuole di ogni ordine e grado - dell'infanzia, primarie e secondarie - le attività proseguono in presenza anche se si superano i 4 positivi nella stessa classe o nello stesso gruppo; in tal caso docenti e bambini sopra i 6 anni hanno l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni dall'ultimo contatto con un positivo, nonché di seguire il regime di autosorveglianza. I positivi possono chiaramente approfittare della didattica a distanza e possono tornare in classe in seguito a un tampone negativo (che sia antigenico, molecolare o fai da te).
Tra le disposizioni contenute nel decreto legge approvato il 17 marzo 2022 spiccano poi la fine del sistema delle zone colorate e il ritorno al 100% di capienza negli impianti sportivi, sia all'aperto che al chiuso. Con la fine dello stato di emergenza, infine, decadono i ruoli del Comitato Tecnico Scientifico e della figura del commissario straordinario: al loro posto è prevista la formazione di una apposita unità operativa che gestisca la situazione pandemica nei prossimi mesi, che dovrebbe essere coordinata prima dal Ministero della Difesa e poi da quello della Salute.
Di Luca Giarola