Fisioterapista: cosa fa, quanto guadagna e come diventarlo

Magazine, 10/10/2022.

Con un tasso di occupazione che si aggira intorno all’80% e uno stipendio medio di quasi 3000 Euro al mese, la figura del Fisioterapista è di certo un’opzione da tenere in considerazione per un lavoro in ambito sanitario.

Se cerchi un percorso di studi post diploma, o magari stai valutando di cambiare lavoro investendo sulla formazione, senza dover necessariamente studiare la notte, dovresti continuare a leggere questo articolo. Vedremo insieme di cosa si occupa, quali materie studia, come si diventa Fisioterapista e tutto ciò che orbita intorno a questo mondo.

Cosa fa il Fisioterapista?

Il Fisioterapista è la figura a cui facciamo riferimento, spesso in modo improprio, quando abbiamo un dolore generico di tipo muscolare. Vi sarà capitato più volte di sentire un amico o un parente affermare di essere andato dal Fisioterapista per risolvere un problema alla schiena, alla spalla o per la sciatica. Bene, in pratica si occupa proprio di questo: riabilitare un paziente con un problema fisico.

Ma in termini tecnici, si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di quei pazienti affetti da disfunzioni, congenite o acquisite, di tipo neuromuscolare e viscerale, operando attraverso diversi metodi terapeutici, tra cui: terapia fisica, manuale/manipolativa, massoterapica, posturale e altre. Lavora a stretto contatto con Ortopedici e Fisiatri, e spesso viene affiancato da figure complementari come Infermieri, Logopedisti, Osteopati e Chinesiologi.

Gli ambiti di intervento sono svariati. Si va dal neurologico, a seguito di ictus, Parkinson, sclerosi multipla, ecc.; passando per l’ortopedico, problemi cervicali o a seguito di protesi; traumatologico, in caso di fratture o lesioni muscolari; pediatrico, nei casi di bambini affetti da scoliosi o malattie genetiche; sportivo, con atleti di ogni categoria; cardiologico, respiratorio e neurochirurgico, in fase di post intervento.

Come si diventa Fisioterapista?

In Italia è possibile praticare la fisioterapia soltanto conseguendo il titolo di Dottore in Fisioterapia attraverso percorsi di studi universitari di tipo triennale (Classe L/SNT2) o quinquennale (Classe LM/SNT02). Come per altri corsi di laurea, è previsto un test di ammissione per un numero limitato di posti, con data di svolgimento unica sul territorio nazionale per le università pubbliche.

La stessa cosa vale anche per le università private, dove è previsto un test di ingresso a distanza di pochi giorni da quelle pubbliche. Esistono però alcune eccezioni, come il corso di laurea in fisioterapia a numero aperto, o “ad accesso libero”, dove l’unico requisito imprescindibile è il diploma di maturità. Nessun test di accesso dunque.

Quali materie studia il Fisioterapista?

Le materie di studio sono ovviamente di livello medico. Parliamo perciò di Anatomia, Fisiologia, Biochimica, Biomeccanica, Biologia, Genetica...ma anche Fisica, Informatica, Inglese e Statistica. In più Patologia generale, Metodologia della riabilitazione, Farmacologia, Scienze cliniche e pediatriche ed altre ancora. Il numero di materie varia da facoltà a facoltà, ma ciò che resta uguale per tutte è il totale dei 180 crediti formativi e i tre anni di percorso universitario.

A questo si aggiunge un numero consistente di ore di Tirocinio, Laboratorio e attività di Seminari. Insomma, non solo rose e fiori, ma un percorso di studi arduo e impegnativo.

Quali sbocchi lavorativi per il Fisioterapista?

Il Fisioterapista è un professionista sanitario che può decidere di lavorare in diversi settori e in diverse modalità. Gli sbocchi professionali al termine degli studi possono essere svariati a seconda dell’attitudine e delle opportunità che si presentano. Si può decidere, al temine del percorso quinquennale, di tentare la carriera universitaria, prima con un dottorato e poi con l’insegnamento in facoltà.

Si può scegliere di lavorare come libero professionista, aprendo partita iva e esercitando presso studio privato o a domicilio. O ancora, si può lavorare come dipendente privato presso studi, società sportive, palestre, cliniche private, case di cura o come dipendente pubblico in ospedali e ASL. Con il tempo e l’esperienza si può ambire ad una carriera da Coordinatore o Dirigente.

Gli stipendi variano molto in base alle scelte appena elencate, ma in linea di massima vanno da un minimo di 1300 Euro al mese per un neofita fino ad oltre 4000 Euro per un professionista affermato.

Conclusioni

Quello del Fisioterapista è un lavoro bello, remunerativo e molto soddisfacente, che non risente della crisi ma anzi, diventa indispensabile nei momenti di difficoltà sociale. È però anche faticoso e psicologicamente sfiancante, non adatto a tutti. Nonostante si lavori per il benessere del paziente, si ha a che fare quotidianamente con la sofferenza. Scegliere di intraprendere questo percorso richiede forte motivazione e una forte capacità di dedizione verso il prossimo. Perciò valutate con attenzione questa scelta prima di iniziare, perché potreste rischiare di pentirvene amaramente, o di trovare lo scopo della vostra vita.

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