Distillati: cosa sono e come si producono

Magazine, 16/12/2022.

Il mondo degli alcolici è ricco e variegato, e nel medesimo i distillati ricoprono senz’altro una posizione di prestigio.

Essi, infatti, sono considerati da sempre degli alcolici di alto livello, in virtù di una particolare preparazione che conferisce loro sapori e profumi molto intensi ed avvolgenti.

La gamma di distillati tra cui è possibile scegliere è molto ampia, come vedremo in seguito, ma che cos’è esattamente un distillato? Che cosa accomuna gli alcolici che rientrano in questa categoria? Andiamo a scoprirlo.

Cosa sono i distillati e come vengono prodotti

Ciò che contraddistingue i distillati è il processo di produzione, un processo che si fonda sulla fermentazione di varie tipologie di materie prime le quali sono destinate a influire in maniera importante sul sapore e sull’aroma del prodotto finale.

Il mosto, ovvero l’elemento che viene sottoposto a fermentazione, può essere di molteplici tipologie: si possono utilizzare cereali, vegetali, frutta, vino, erbe, solo per fare alcuni esempi.

Per determinati tipi di prodotto da sottoporre a lavorazione, possono essere necessarie delle operazioni preliminari: i frutti, ad esempio, vengono spesso schiacciati, in altri casi invece si procede con una macinatura.

Ciò che accomuna tali ingredienti è il fatto di contenere degli zuccheri, siano essi semplici o complessi, che possono essere portati a fermentazione.

Durante la fermentazione, processo che ha una durata variabile, spaziando da un paio di giorni fino ad un mese, gli zuccheri delle materie prime lavorate vengono trasformati in alcol etilico.

Una volta conclusa la fermentazione avviene la distillazione in senso stretto, processo che conferisce il nome, appunto, a questo genere di alcolici.

La distillazione consiste sostanzialmente nel portale il fermentato allo stato di vapore, eseguendo in seguito una condensazione che lo riporta allo stato liquido attraverso un apposito processo di raffreddamento.

Durante la distillazione è possibile scegliere le sostanze che andranno a contraddistinguere il prodotto finale, eliminando quelle meno gradite, e ciò contribuisce a rendere il distillato un prodotto di eccellenza e dalle straordinarie qualità organolettiche.

Strumento fondamentale per l’effettuazione della distillazione è l’alambicco, il quale si compone di tre parti, ovvero caldaia, capitello e serpentina, e il cui funzionamento si basa sulla considerazione dei punti di ebollizione dei vari elementi.

Le materie prime utilizzate nei distillati più noti

Come si diceva, la gamma di alcolici che rientrano nella categoria dei distillati è molto ricca ed essi si distinguono per il tipo di materia prima utilizzata per la fermentazione.

Il rum, ad esempio, si prepara tramite la fermentazione della canna da zucchero o della relativa melassa, come avviene, in quest’ultimo caso, nelle produzioni di tipo industriale; il gin invece si prepara distillando orzo e frumento, mentre per la vodka si utilizzano cereali e patate.

Come non citare inoltre quello che è, probabilmente, il distillato più conosciuto in assoluto, non a caso e-commerce di alcolici come VinoPuro vi dedicano intere sezioni: stiamo parlando del cognac.

Il cognac è una bevanda alcolica molto particolare in quanto ottenuta dalla fermentazione del vino, la quale viene sottoposta, a distillazione conclusa, a un periodo di invecchiamento in botti di legno; tale processo produttivo, unitamente all’impiego di tale materia prima, conferiscono a quest’alcolico un sapore intenso e “legnoso”.

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