Magazine, 31/01/2023.
Sale l’attesa per il settantreesimo Festival di Sanremo, che si svolgerà al Teatro Ariston dal 7 all’11 febbraio. La stampa specializzata ha potuto ascoltare in anteprima le 28 canzoni in gara, per cui sono già apparsi anticipazioni, giudizi e voti. Da martedì 31 gennaio tutti i testi sono pubblicati, come da tradizione, su Sorrisi e Canzoni TV. E come da tradizione, Mentelocale.it anche quest’anno ospita le analisi linguistiche e le valutazioni di Lorenzo Coveri, Accademico della Crusca (che la Crusca rilancerà più avanti sui suoi profili social, a dimostrazione dell’interesse per questo aspetto dell’italiano contemporaneo).
È appena il caso di ricordare che l’analisi testuale rappresenta solo una parte della riflessione sul linguaggio della canzone, che deve necessariamente essere integrata con l’ascolto della musica e con il complesso della performance del cantante o del gruppo, ivi compresi l’interpretazione, l’outfit (abito e accessori), il trucco e "parrucco" e ogni altro elemento visuale, che oggi è sempre più rilevante. Ma il testo resta comunque un elemento fondamentale per il giudizio complessivo e il successo di una canzone.
In passato, il testo era di solito asservito alle esigenze della musica, della “mascherina” musicale, per cui erano le parole a doversi piegare alle esigenze delle note, con l’effetto di produrre una “grammatica” della canzone ben riconoscibile (rime baciate; accentazione, monosillabi e zeppe in fine di verso; inversioni sintattiche, eccetera): un vero e proprio “italiano per musica”. Con la canzone d’autore, a partire dagli anni Sessanta, e poi indie, indipendente, lo schema si è fatto più libero grazie anche al confronto con la lingua poetica (che rimane comunque “altro”, nella sua autonomia, rispetto al testo canzonettistico).
Oggi, con la presa di “potere alla parola”, con l’hip-hop, con il rap e la trap, la dimensione verbale è tornata in primo piano, e la musica svolge, nella maggior parte dei casi, un ruolo meno vistoso. Ma è anche vero che la compresenza di generi, evidente nelle scelte “ecumeniche” degli ultimi Festival, come in quelli (ormai è il quarto di cinque) diretti da Amadeus, porta a un sovrapporsi di tendenze linguistiche che rendono la kermesse interessante anche per chi segue gli sviluppi della lingua italiana odierna, grazie anche alla presenza pervasiva dei social.
Intanto il Festival non è più solo il luogo della canzone commerciale, come è dimostrato dal fatto che le canzoni del 2022 sono state tra le più scaricate nelle piattaforme e ascoltate nelle radio nell’anno appena trascorso. Non resta che leggere (molti testi hanno firme importanti, di parolieri d’eccezione, come producer e altri cantanti) e, poi ascoltare (e vedere) “che lingua fa” a Sanremo 2023.
Testi e pagelle delle canzoni in gara al 73esimo Festival di Sanremo
Anna Oxa - Sali (Canto dell'Anima)
Colapesce e Dimartino - Splash
Gianluca Grignani - Quando ti manca il fiato
Cugini di Campagna - Lettera 22
Di Lorenzo Coveri