Film da non perdere su Netflix: Processo ai Chicago 7 con la sceneggiatura di Aaron Sorkin

Prosegue la nostra nuova rubrica dedicata al cinema. Di volta in volta il nostro cinefilo Pietro Conte analizzerà un film presente sulle diverse piattaforme di streaming (Netflix, Prime Video, Diseny +). L’obiettivo è quello di individuare le chicche da non perdere assolutamente e che spesso ci sfuggono nella miriade di possibilità di scelta proposte dai cataloghi.

Buona lettura e buona visione!

Magazine, 19/06/2023.

Processo ai Chicago 7

La trama

Il processo ai Chicago 7, film diretto da Aaron Sorkin, è incentrato sul processo realmente avvenuto nel 1969, durante il quale sette persone sono state accusate dal Governo Federale degli USA di aver causato rivolte di masse nella Convention dei Democratici a Chicago, tenutasi l'anno prima.

Nel corso del convengo ci sono state diverse manifestazioni contro la guerra in Vietnam, che hanno raggiunto l'apice quando i dimostranti si sono presentati armati di pietre. La polizia ha dovuto sedare le rivolte con lacrimogeni, mentre in centro di Chicago veniva messo a ferro e fuoco dalla protesta. Le indagini hanno portato all'identificazione di sette manifestanti: Abbie Hoffman (Sacha Baron Cohen), esponente della controcultura americana dal carattere irascibile e con precedenti penali, Jerry Rubin (Jeremy Strong), Bobby Seale (Yahya Abdul-Mateen II), John Froines, Tom Hayden (Eddie Redmayne), Lee Weiner (Noah Robbins) e David Dellinger; tutti processati per cospirazione.

Un film da manuale, senza troppi rivoluzionamenti del linguaggio cinematografico e in cui emergono qualità più nella sceneggiatura che nella regia. Un film che riesce a tenere lo spettatore concentrato sulle vicende che si susseguono nella pellicola, ma che in alcuni momenti rischia di essere un po’ troppo lento. Questa lentezza però emerge sul piano della regia che non riesce a essere altrettanto incalzante quanto lo sono potenzialmente le vicende che vengono raccontate dallo sceneggiatore Aaron Sorkin. Da The West Wing, passando per The Newsroom, arrivando a The Social Network, questo sceneggiatore ha dimostrato negli anni la sua abilità da prestigiatore delle parole. La trama di per sé è molto avvincente e altrettanto attuale, parla anche degli Stati Uniti di oggi: le proteste dell’agosto del ‘68 si collegano a quelle contro l’abuso di potere da parte della polizia nate dopo la morte di George Floyd.

Insomma in sostanza si tratta sicuramente di un film da vedere, ma non quando si è stanchi, perché, in alcune scene, questa discrepanza tra sceneggiatura e regia rischia di distrarre lo spettatore.

Categoria: Drammatico
Sceneggiatore e Regista: Aaron Sorkin
Anno: 2020
Incassi: $ 115.709
Parere della critica: Medio (Basso/Medio/Alto)
Le piattaforme: Netflix

Di Pietro Conte

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