Film da rivedere su Disney+: Jojo Rabbit, film leggero, emozionante e commovente sulla seconda guerra mondiale

Prosegue la nostra nuova rubrica dedicata al cinema. Di volta in volta il nostro cinefilo Pietro Conte analizzerà un film presente sulle diverse piattaforme di streaming (Netflix, Prime Video, Disney +). L’obiettivo è quello di individuare le chicche da non perdere assolutamente e che spesso ci sfuggono nella miriade di possibilità di scelta proposte dai cataloghi.

Magazine, 13/09/2023.

Jojo Rabbit

La Trama

 Breve riassunto: Jojo Rabbit è la storia di un dolce e timido bambino tedesco di dieci anni, Jojo Betzler soprannominato "Rabbit", appartenente alla Gioventù hitleriana durante i violenti anni della Seconda guerra mondiale.

Siamo nella Germania del 1944, il padre di Jojo è al fronte in Italia, mentre sua madre, Rose (Scarlett Johansson), si prende cura di lui, dopo la morte della sorella. Il bambino trascorre le sue giornate in compagnia di Yorki, il suo unico vero amico, e frequentando un campo per giovani nazisti, gestito dal capitano Klenzendorf (Sam Rockwell). Sebbene sia considerato strambo dai suoi coetanei, il ragazzo si sente comunque un nazista, soprattutto perché ha un amico immaginario molto particolare: una versione grottesca e caricaturale di Adolf Hitler (interpretato dallo stesso regista del film Taika Waititi). Jojo odia gli ebrei, nonostante non ne abbia mai visto uno, è fermamente convinto che sia giusto ucciderli.

La sua visione nazista del mondo cambia completamente quando scopre che sua madre nasconde in soffitta una ragazza ebrea (Thomasin McKenzie). Da questo momento in poi Jojo dovrà fare i conti con i dubbi sorti riguardo il nazionalismo e in questo dissidio interiore verrà aiutato soltanto dal suo amico immaginario Adolf.

La recensione

Jojo Rabbit è un film che sa essere molto leggero così come altrettanto emozionante. Leggero per il tono di commedia che si porta dietro lungo la durata di tutta la pellicole. Riesce infatti a regalare delle genuine risate, soprattutto con gli interventi di Yorki (migliore amico del protagonista). Emozionante, invece, per i temi trattati e per come viene raccontata la storia, che riesce addirittura a commuovere. Una delle parti più riuscite del film sta nel contrasto che si percepisce tra uno scenario d’epoca e un genere moderno, nel cercare in ogni momento l’anacronismo, far parlare, muovere e cantare un bambino tedesco del 1945 come un bambino americano degli anni ‘80. Ad esempio in una scena Jojo esce di casa correndo sulle note dei Beatles che cantano in tedesco. Tutta la prima parte di Jojo Rabbit, dunque, è una bomba di ritmo e trovate a sorpresa, soprattutto il regista riesce a introdurre molto bene questo suo mondo e i personaggi che circondano il protagonista. Per esempio, Waititi – il regista – è bravissimo a descrivere i nazisti intorno al ragazzo come un branco di imbecilli ma anche a far capire che per Jojo sono dei modelli. Lui, così sensibile, davvero non è un buon nazista e per questo esagererà e si farà parecchio male. Tuttavia, dopo questa introduzione molto bella, il film perde un pochino. Quando è il momento di smetterla di introdurre lo scenario e il tono, e cominciare a raccontare la storia non è così spavaldo come aveva fatto credere e diventa un filo più convenzionale, si siede leggermente sugli allori e non osa come avrebbe potuto. Detto questo, si tratta di un film molto bello, da guardare tutto in un fiato e che riesce sia a fare ridere che a commuovere, cosa per niente semplice. 

Categoria: Commedia, Drammatico
Regista: Taika Waititi
Anno: 2020
Sceneggiatura: Taika Waititi
Incassi:
Premi: 1 Premio Oscar
Parere della critica: Medio-Alto (Basso/Medio/Alto)
La piattaforma: Disney+

Di Pietro Conte

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