Magazine, 06/03/2024.
Quando si pensa all'India, spesso vengono in mente il curry, il Taj Mahal, l'induismo e altri stereotipi. Tuttavia, l'India è molto più di questo. È un paese ricco di diversità culturale, paesaggi mozzafiato e tradizioni millenarie.
Una regione dell'India meridionale che merita assolutamente una visita è il Kerala, conosciuto anche come Il paese di Dio. Questo stato incantevole offre panorami spettacolari della natura, dalle lunghe coste con spiagge di sabbia alle rigogliose piantagioni di tè.
Il periodo migliore per visitare Kerala è tra agosto/settembre, durante la festa del Onam, una ricorrenza che dura 10 giorni, con sfilate in maschera accompagnate dal ritmo del chenda, il tradizionale strumento musicale a percussione e dalla bontà della sadya, il tipico pasto servito nella foglia di banana. Durante l'Onam si potranno anche ammirare le infiorate grandi e piccole con cui la gente abbellisce i cortili delle proprie case.
Tuttavia, lo stato del Kerala è visitabile anche in altri periodi dell’anno tranne da marzo a maggio, quando il caldo colpisce in particolar modo la regione. Chi ama i monsoni, giugno-luglio e ottobre-novembre sono i mesi ideali per goderseli. La stagione delle piogge è infatti un periodo romantico per ammirare il Kerala immerso nel verde.
Tappa imperdibile del Kerala è Fort Kochi, si tratta di un luogo molto amato dai turisti e che conserva una storia secolare. Alcuni ebrei scappati dalla persecuzione si sono stabiliti a Fort Kochi e hanno dato vita ad una comunità, che sopravvive ancora oggi, sebbene molti siano tornati in Israele. Fort Kochi è famosa per la sua attitudine tourist friendly, e offre tante attrazioni come le reti cinesi usate per la pesca, spiagge di sabbia, musei e anche diverse attività per i turisti. È anche conosciuta come la Regina del Mare Arabico.
Gli appassionati delle arti rappresentative/performative troveranno il loro paradiso al Kerala Kalamandalam situato a Cheruthuruthi. Una scuola di arti performative fondata nel 1930 dove gli studenti nazionali e internazionali imparano danza e musica tradizionali dell’India. Tra le più celebri vi sono il Kathakali, una forma di danza-dramma che combina movimenti stilizzati, espressioni facciali esagerate e costumi elaborati per narrare storie mitologiche e epiche. Altre forme includono il Mohiniyattam, una danza tradizionale eseguita principalmente da donne con movimenti fluidi e graziosi, e il Theyyam, una forma di teatro rituale in cui gli attori si trasformano in divinità attraverso elaborati costumi e make-up. Queste arti non solo intrattengono il pubblico, ma servono anche a preservare e promuovere la ricca eredità culturale del Kerala.
Il Kerala è anche ricco di flora e fauna grazie alla presenza dei Ghati Occidentali, dove si coltiva il tè. Le vaste piantagioni di tè di Munnar, un luogo situato sui monti, dove le temperature possono anche scendere sotto lo zero durante l’inverno, sono veramente un fiore all’occhiello del Kerala. Quando visitate le piantagioni di tè, non dimenticate di efftturare anche un trekking nelle foreste alla scoperta delle cascate, dei laghetti e dei villaggi.
Per completare l’esperienza si consiglia una visita ad Alappuzha, dove si svolgono le gare di canottaggio ogni anno durante la festa di Onam. La gara più importante è la Nehru Trophy Boat Race, una regata cui partecipano una media di 72 canoe grandi e piccoli e centinaia di concorrenti, si tratta di uno degli eventi sportivi più partecipati al mondo. Da non perdere anche il villaggio di Kuttanadu, conosciuto anche come la Venezia dell’est: questo piccolo paesino situato sotto il livello del mare, come Venezia, è collegato da canali, che sono la principale via di trasporto.
Da non perdere un giro nel Houseboat, imbarcazioni tradizionali del Kerala progettate per offrire un'esperienza unica di crociera lungo i canali e i backwaters della regione. Queste barche sono costruite principalmente con legno di cocco e bambù, e sono dotate di camere da letto, bagni, cucine e spazi per rilassarsi, consentendo ai visitatori di immergersi completamente nella bellezza naturale, mentre si naviga lungo fiumi, laghi e lagune.
Ci sono quattro aeroporti internazionali in Kerala: l'Aeroporto Internazionale di Cochin (situato nella parte centrale), l'Aeroporto Internazionale di Trivandrum (al sud), l'Aeroporto Internazionale di Karipur (al nord) e l'Aeroporto Internazionale di Kannur (al nord). Il consiglio è di atterrare a Cochin o a Trivandrum da dove si possono raggiungere più facilmente le principali mete turistiche.
Per maggiori informazioni riguardo i pacchetti turistici, destinazioni, cose da fare e alloggio, fate riferimento al sito di Kerala Tourism, disponibile anche in italiano.