Magazine, 04/07/2024.
Gli anni del Nuovo Millennio sono caratterizzati dalla crescita costante dell’utilizzo di Internet, associata ad una diffusione capillare della tecnologia (soprattutto quella digitale). Questa duplice tendenza ha finito con il modificare, spesso in maniera radicale, abitudini e stili di vita, grazie ai numerosi ambiti di applicazione, in contesti professionali così come nella fruizione del tempo libero. Al contempo, un utilizzo eccessivo o sregolato della tecnologia può produrre comportamenti disfunzionali ed effetti collaterali non trascurabili.
I rischi della sovraesposizione alla tecnologia
Diversi studi hanno messo in evidenza alcuni dei possibili fattori di criticità derivanti da un uso smodato della tecnologia, da intendersi non solo in termini di dispositivi digitali o multimediali ma anche come fruizione di contenuti. In una ricerca condotta in India e pubblicata nel 2017 si legge come “gli utenti riferiscono di una perdita di controllo rispetto all’utilizzo di Internet, problemi sociali così come difficoltà a scuola e/o a lavoro”.
Una categoria particolarmente vulnerabile, da questo punto di vista, è quella rappresentata dagli adolescenti. In un articolo del 2017 (“Adolescent social media addiction”), Mark D. Griffiths and Daria J. Kuss sottolineano che “i nati dalla fine degli anni Novanta in poi sono cresciuti in un mondo che ha fatto affidamento sulla tecnologia come parte integrante delle proprie vite, rendendo loro impossibile immaginare una vita senza essere connessi”. Non a caso, gli autori parlano anche di “social networking come modo di essere” appartenente alle generazioni più giovani, che “sembrano aver sottoscritto la norma culturale del continuo networking online”, in base alla quale “creano spazi virtuali che assecondano il loro bisogno di appartenenza”.
Una nuova prospettiva per l’utilizzo dei social
Specializzato in community business e network marketing, l'esperto Andrea Traina si occupa anche di social media ma, soprattutto, di crescita personale. In particolare, promuove un approccio fondato sull’aspetto valoriale, da coltivare mediante una presenza efficace sui social come viatico per lo sviluppo della propria attività di marketing.
Quello proposto da Traina è un modello di marketing innovativo, che punta a sfruttare a pieno le potenzialità dei moderni social network mettendo al primo posto la salute mentale del creator: essendo Andrea un creator, ed un essere umano in primis, sà benissimo quali sono le difficoltà che una persona che lavora sui social può affrontare: perdita di creatività e passione, pressione per la performance, senso di paragone con altri creators, perdità dell’identità personale, incertezza sul futuro e di una stabilità economica...
Andrea è in grado di affiancare professionisti esperti in un percorso di crescita personale che non precluda l’utilizzo dei social ma lo indirizzi verso un sano equilibrio tra la dimensione del valore individuale e la presenza ‘digitale’. Sono in realtà sempre più frequenti le testimonianze di chi, in un modo o nell’altro, prova ad intraprendere un processo di regressione tecnologica. Un articolo pubblicato nel 2021 da huckmag.com, ad esempio, racconta di come alcuni giovani - influenzati dai periodi di lockdown trascorsi durante la pandemia - abbiano rinunciato ai propri smartphone di ultima generazione per passare a modelli più desueti, i cosiddetti “brick phones” (letteralmente “telefoni mattone”). Il motivo è semplice: dispositivi così obsoleti, come i vecchi Nokia celebri per essere praticamente indistruttibili, offrono ben poche funzionalità (al di là delle semplici telefonate) e, di conseguenza, non veicolano attività e contenuti che possono causare dipendenza tecnologica.
Cinque consigli per il “digital detox”
Tornare “alle origini” dell’era digitale optando per modelli di cellulari obsoleti è solo una delle possibili strategie per liberarsi da un utilizzo eccessivo della tecnologia e dei social media. Per coloro i quali vogliono intraprendere un “digital detox” più graduale, ecco cinque consigli proposti dall’edizione online del quotidiano britannico Guardian:
Per quanto riguarda i creatori invece, Andrea durante i suoi affiancamenti suggerisce strategie specifiche in base ai relativi obiettivi. Circa la gestione del tempo, in particolare, consiglia di:
Le strategie di creazione dei contenuti, invece, Traina suggerisce di: