Magazine, 07/05/2019.
Salve dottore,
mi chiamo Manuela, ho 21 anni e le scrivo per chiederle un parere su una situazione nella quale mi sono trovata per la prima volta e che mi sta manando in confusione. La scorsa settimana ho iniziato a scambiare dei messaggi con un ragazzoche frequenta la mia stessa università, che è più grande di me di 7 anni. Ci scambiamo messaggi molto semplici, scherziamo e parliamo del più e del meno, lui la stessa sera mi chiede di fare un giro. Beviamo qualcosa e dato che fuori pioveva mi propone di andare a casa sua, io accetto, iniziamo a vedere un film e scatta un bacio, in quel contesto lui mi dimostra chiaramente il desiderio di farlo, ma io non ci sto e continuo a limitarmi a baciarlo. Allora lui rimane con me sul divano e mi abbraccia forte, sempre continuando a baciarci. È stata una cosa molto tenera.
Due giorni dopo, sabato, la sera lavoravo e lui mi ha detto che mi avrebbe aspettata. Finisco di lavorare e lo raggiungo, era con i suoi amici, me li presenta e decidiamo di andare a ballare (lui aveva bevuto). Arriviamo in discoteca e mi dice: «iFumo una sigaretta, mi fai compagnia?» Così iniziamo a parlare e lui mi dice: «la scusa più vecchia del mondo quella delle sigaretta... volevo salutarti come si deve», e ci baciamo. Allora mi dice: «Sto trascurando i miei amici per stare con la ragazza che mi piace». Gli dico: «ah si?» E lui: «Eh sì!». Io: «che pensi?». Lui; «Che penso? Che mi piaci, con te mi sento strano, mi fai tenerezza, forse perché sei più piccola, non so, mi viene voglia di darti affetto, sento che tu non farai la stronza dopo». Allora io gli dico: «Devi stare tranquillo, io voglio solo stare bene». E lui: «Anche io».
PS: in tutto questo come ho detto prima lui era brillo, ma penso che fosse abbastanza consapevole di ciò che diceva. Allora dopo la festa torniamo a casa sua e dormiamo insieme, succede che facciamo l'amore e dormiamo abbracciati. Il giorno dopo lo trascorriamo dormendo sempre insieme e la sera mangiamo insieme con i suoi amici. Fin qui tutto bene. Ora, è da lunedì che che gli ho scritto due messaggi, e lui si mantiene sempre molto sulle sue. Non abbiamo parlato di nulla e io non gli chiedo nulla perché, se lo abbiamo fatto è perché l'ho voluto anch'io quindi non mi pare il caso di 'appesantirmi', diciamo, perché sapevo di correre questo rischio, ma io credo a quello che mi ha detto sabato, del resto quando si è ubriachi si perdono le inibizioni quindi perché mi avrebbe detto quelle cose? Io ora non so cosa pensare e vorrei un suo parere generale sulla situazione.
Cordiali saluti
Buongiorno Manuela sa che la sua mail mi ha stupito? Non tanto per la storia in se. Credo che al giorno d' oggi ci sia una maggiore liberta nell'instaurare rapporti intimi e poi sessuali. E come lei dice: lei era ben consapevole di quello che stava succedendo e dei rischi che correva. Ma a che tipo di rischi si riferiva?
Ed anche il fatto che dopo un weekend passato in intimità, non vi siano necessariamente degli sviluppi non è strano. Viviamo in un epoca in cui è piu facile incontrarsi e finire a letto ed allo stesso tempo è molto piu difficile mantenere le relazioni. Anche se capisco che lei sia rimasta un po delusa dal suo prendere le distanze. Pur essendo lei stessa che non vuole scrivergli per non essere pesante.
E quindi cosa mi ha stupito? Ecco. Sono rimasto senza parole nel leggere: «Io credo a quello che mi ha detto sabato, del resto quando si è ubriachi si perdono le inibizioni quindi perché mi avrebbe detto quelle cose?»
Non ci posso credere! Lei crede a quello che dice un ragazzo ubriaco perchè in vino veritas? No. Mi spiace. Non è cosí che funziona. Quando si è ubriachi si è in uno stato altetato di coscienza. Si dicono e si fanno stupidaggini. Ma non sono qui per fare la morale a nessuno. Solo che non ho mai sentito dire che per rendere piü autentico un si lo voglio, davanti ad un altare, sia altamente raccomandato l'essere ubriachi.
Dott.Marco Emilio Ventura
Psicologo Psicoterapeuta Mental Coach
Genova
Di Marco Ventura