A spasso per Dublino: cosa vedere nella capitale irlandese, tra consigli e curiosità

Magazine, 01/10/2024.

Se state organizzando una piccola fuga dallo stress quotidiano e siete alla ricerca di una città europea facilmente raggiungibile, estremamente allegra, giovane, dinamica e dalle dimensioni contenute allora Dublino è proprio quello che fa per voi.

A differenza della gigantesca Londra, Dublino si può tranquillamente girare a piedi oppure, per percorrere i tratti più lunghi, ci sono ovviamente i bus, che ricordano nella forma e nella struttura i double decker londinesi.

Mezzi pubblici

Partiamo proprio da qui, dalle info utili per spostarsi in città con i bus. Si entra solo ed esclusivamente dalla porta anteriore e il pagamento dei due euro per la corsa può avvenire in due modi: direttamente al conducente con gli spiccioli (mi raccomando, contati e precisi, niente banconote!) oppure appoggiando al pad  la propria Leap Card, che si può acquistare in vari punti vendita e caricare della cifra di cui si ha bisogno: la trovate da Circle K e da Bus Stop Newsagents, Abbondano i taxi e gli Uber, soprattutto nelle ore notturne, momento che i dubliner amano particolarmente, per uscire e raggiungere i pub oppure i tanti club della città, molti dei quali si trovano nei locali al piano terra (o underground!) di alcuni alberghi nell'area di Harcourt street, a pochi passi dalla centralissima Grafton Street. Il consiglio è quindi quello di scaricare le app Uber e Freenow, dove poter selezionare e pagare la propria corsa. La metropolitana qui non esiste, quindi niente tube! Esiste però una fitta rete di tram, chiamata Luas che viaggiano notte e giorno. I biglietti si sono possono acquistare direttamente presso le macchinette alle fermate, basta selezionare l'area in cui ci si deve recare (potete controllare direttamente su Google) e pagare con spiccioli o carta di credito. I mezzi sono solitamente in orario, ma potrà capitare di assistere a qualche ritardo.

Dove mangiare (e bere!)

Sappiamo che il cibo è un argomento delicato per italiani e italiane, quindi lo inseriamo tra le prime informazioni, ancora prima di conoscere le tappe di questa mini guida di Dublino! I pub sono praticamente ovunque e qui potete trovare la classica full english breakfast oppure panini e sandwich di vario genere. Anche qui, come a Londra, sono numerosi i bistrot della catena Pret à manger, ideali dalla colazione al pranzo e alla merenda (chiusura alle 18), oppure i ristoranti della catena afro-portoghese Nando's (chiusura alle 22, ma sono molto elastici e anche se arrivate tardi non vi negheranno la cena), dove è possibile trovare piatti a base di pollo. Oltre a queste opzioni esistono moltissimi supermercati, tra cui Tesco, Spar, Dunnes Stores e The Fresh Market. Gli ultimi due hanno una qualità decisamente superiore, con possibilità di poter trovare corner con buffet in cui comporre le proprie insalatone. In generale i prezzi non sono bassissimi, com'è consuetudine, del resto, nelle isole britanniche.

Ora che sappiamo come muoverci e dove mangiare, possiamo finalmente iniziare un giro per la città e sentirci dei veri Dubliner alla James Joyce!

Grafton Street

Non potevamo che iniziare dalla via centrale della città! Le tre caratteristiche principali di questa via sono l'allegria, la musica e i negozi. Brand tra i più famosi nel mondo, tra abbigliamento, profumi, cosmetici e gli immancabili shop di suovenir si susseguono colorati e - in punti ben precisi lungo Grafton Street - si esibiscono busker con tanto di amplificazioni, locandine con le date dei tour in città e in Europa, postazioni in cui acquistare i Cd e Qr code esposti per aggiungere il follow direttamente su Instagram o per scaricare le canzoni dalle piattaforme digitali. Insomma, qui la musica da strada è una cosa seria, un vero e proprio mestiere, rispettato e ammirato. Lungo le vie laterali si trovano altrettante strade animate da pub e ristoranti: annoiarsi è praticamente impossibile!

St. Stephen’s Green 

A pochi passi da Grafton Street, si trova una grande area verde che è un vero paradiso di pace, circondato da splendide dimore in stile georgiano. Viali alberati, panchine, laghetti con cigni, fontane e gazebo sotto cui non è inusuale trovare musicisti che si esibiscono: questo luogo sembra uscito dalle pagine di un romanzo ed è il posto ideale dove rilassarsi, magari con un bel cappuccino to go in mano, ammirando il verde che è possibile trovare solo in Irlanda, di una sfumatura talmente brillante da sembrare dipinto. 

Trinity College

A esattamente un kilometro da St. Stephen’s Green (lo avevamo detto che tutto è facilmente raggiungibile a piedi!) eccoci nel luogo che ha ospitato gli studi di Samuel Beckett, Bram Stoker, Oscar Wilde ed Edmund Burke. Fra gli imponenti ed eleganti edifici in stile neo classico è possibile effettuare numerosi tipi di visite, dalle self guided a diciannove euro alle più articolate, come quelle guidate direttamente dagli studenti del più famoso ateneo irlandese. Assolutamente da vedere la Long room, una biblioteca di ben sessantacinque metri di altezza che custodisce quasi ventimila libri e punteggiata da busti marmorei delle più grandi menti della storia dell'Umanità, da Aristotele, passando per Cicerone, Platone e ovviamente Burke e Shakespeare. All'interno del Trinity College impredibile anche la visita al The Book of Kells, un manoscritto miniato di epoca medievale, vero gioiello dell'arte, che contiene il testo dei quattro Vangeli in latino.

Ha'penny Bridge

Il ponte che un tempo si oltrepassava pagando mezzo penny (half penny) unisce le due sponte del fiume Liffey, che attraversa la città. Si trova a dieci minuti di cammino dal Trinity College ed è uno dei luoghi più fotografati di Dublino: costruita all'inizio dell'Ottocento la sua struttura è in ghisa ma, nonostante il peso del materiale di cui è composta, la sua architettura dà un senso di estrema leggerezza. Il momento della giornata migliore per ammirare questo ponte è al tramonto quando, meteo irlandese permettendo, il sole e il cielo hanno una luce particolarissima, nordica, pulita e brillante.

Temple Bar

Impossibile non citarlo! Il quartiere del divertimento, con vie e viuzze piene di bar, pub e locali dove c'è sempre musica dal vivo a partire dal pomeriggio. Il pub più famoso in assoluto è ovviamente The Temple Bar Pub con l'iconica facciata  rossa ma, nel giro di pochi kilometri quadrati, si trovano tantissimi altri luoghi in cui gustare una pinta di Guiness, la tipica birra irlandese scura, dalla schiuma corposa, che si può trovare ovunque in Europa, ma dal gusto inconfondibile solo qui! Basta spostarsi di qualche kilometro da Dublino, infatti, ed ecco che il gusto cambia impercettibilmente. Da Temple Bar si può continuare a camminare per pochi minuti in direzione George's Street Arcade, un centro commerciale ante litteram che si trova in una struttura d'epoca in mattoni rossi. Al suo interno ci sono negozi e bancarelle di articoli hand made e, poco più in là, in Castle Market Street, tanti altri locali e pub.

Guinness Storehouse

Dal quartiere di Temple Bar alla Guinness Storehouse il passo è breve, sia come distanza, più o meno venticinque minuti a piedi, sia come argomento! In una tipica struttura in mattoni qui è possibile prenotare una visita guidata e scoprire una delle fabbriche della birra più famose in Europa e al mondo. Si tratta di una location antica e avveniristica allo stesso tempo, tra botti, sale museali e il Gravity Bar, dove si conclude il tour e si può gustare una pinta ammirando tutta Dublino dall'alto. I biglietti per la visita guidata si possono acquistare dierettamente sul sito

Dublin Docklands

La moderna zona dei Dockland di Dublino rappresenta un esempio di riqualificazione urbana importante. Come in altre città del Regno Unito, ad esempio a Liverpool, le degradate zone portuali sono state trasformate in vivaci aree sull'acqua. Anche in quest'area di Dublino si trovano ora numerose strutture moderne che ospitano uffici, negozi, bar, ristoranti, location destinate a eventi ed eleganti abitazioni private, senza dimenticare zone destinate al verde e al relax.

St Patrick's Cathedral

San Patrizio nacque alla fine del Trecento d.C in un luogo non ben definito della provincia romana della Britannia e - dopo essere fuggito dalla schiavitù - prese i voti e a lui si deve la diffusione del Cristianesimo in Irlanda. La cattedrale a lui dedicata è un imponente edificio in stile gotico medievale che è possibile visitare pagando un biglietto di entrata. Qui si trovano le spoglie di numerosi personaggi illustri irlandesi ed è circondata da una tranquilla area verde, dove potersi riposare.

Dublin Castle

Considerato uno dei monumenti più importanti della città e dell'intero paese, risale al Tredicesimo secolo ed è stato fortezza militare, prigione, tesoreria, tribunale e sede della dominazione inglese per oltre settecento anni. Al suo interno si possono visitare la sala del trono di Guglielmo d’Orange,  l'elegante State Drawing Room con arredamento risalente al Diciottesimo e Diciannovesimo secolo, la scalinata intarsiata che collega il piano terra agli appartamenti reali, la sontuosa Cappella Reale in stile gotico con intricati intarsi in legno e la St. Patrick's Hall, una grande sala delle cerimonie dove sono passati personaggi del calibro di John F. Kennedy, la principessa Grace di Monaco e la Regina Elisabetta II.

La statua di Molly Malone 

A fianco della chiesa di St. Andrews, poco lontano dal Trinity College, ecco uno dei simboli di Dublino: si tratta di una statua che riproduce in bronzo le floride sembianze di una pescivendola, probabilmente della fine del Seicento. Nessuno sa se sia veramente esistita, ma a lei hanno dedicato canzoni e ballate, come la celebre Cockles and Mussels. Tradizione vuole che, palpando il seno della stuatua di Molly, che infatti risulta essere dorato da quanto viene toccato dai turisti, si venga baciati dalla fortuna. Una foto con Molly è praticamente d'obbligo quando si va a Dublino.

The spire e O'Connel Street

The spire (la guglia): c'è chi la ama e chi rimane un po' perplesso! Si tratta di una struttura in acciaio lunga oltre cento metri, che assomiglia in tutto e per tutto ad un enorme ago in acciaio. Non è un caso che i dubliners la chiaminoThe Spike (Lo Spuntone), altri preferiscono la denominazione The monument of Light (monumento della luce). Si tratta di un'opera del 2002 a cui oggi viene attribuita come simbologia sia quella della celebrazione dell'inizio del nuovo millennio, quella dell’innovazione e - ovviamente - quella della lotta per l’indipendenza dell’Irlanda dal dominio inglese. Dallo spuntone parte O'Connel Street, una trafficata via punteggiata di negozi, dove poter fare shopping.

La lingua irlandese

Non si tratta nè di un monumento, nè di un'attrazione ma la lingua che si parla a Dublino è sicuramente una caratteristica di questa città così vivace. Ovviamente la lingua ufficiale è l'inglese, anche se con un accento particolarmente chiuso, ma troverete scritte in lingua gaelica ovunque, come le indicazioni stradali. 

In Irlanda anche lo shopping ha uno stile diverso!

Un ultima curiosità che riguarda lo shopping. I centri commerciali o gli shopping centre valgono una visita, non solo per chi ama fare spese, ma anche per chi è appassionato di architettura. All'inizio di Grafton Street, a pochi passi dal parco di St. Stepehn's Green e dall'arco Fusiliers' arch, si trova il caratteristico edificio che ospita lo Stephen's Green Shopping Centre. Ricorda in tutto e per tutto una costruzione in architettura Liberty, con grandi vetrate e un'enorme cupola alla sommità; dentro è un tripudio di terrazzini posti ai piani superiori e tanta luce che filtra dall'esterno. In realtà la sua apertura risale al 1988, periodo ben successivo alla Belle Epoque in cui lo stile Liberty esplose in tutta la sua meraviglia! I negozi al suo interno non sono molto diversi da tutti quelli che si trovano in qualsiasi capitale europea, ma lo stile unico di questo mall giustifica una visita. Molto più autentica è invece la location che ospita la Powerscourt House, un'elegante dimora nobiliare in stile georgiano risalente al Settecento, a cui si accede da una bella scalinata da South William Street, al numero 59. Al suo interno altre scalinate, balconcini e colonne, che ospitano oggi negozi di brand di nicchia e un grande cortile interno, dove trovano spazio tavolini a cui sedersi per gustare un brunch. Il tutto accompagnato dalle note di un pianoforte suonato da musicisti e musiciste. Insomma, very posh!

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