Sfere luminose e manovre impossibili: il mistero dei droni fantasma del New Jersey

©facebook.comDennis Diggins

Magazine, 20/12/2024.

«Non abbiamo prove che queste attività siano opera di entità straniere o di paesi avversari, ma non sono nemmeno droni militari degli Stati Uniti. Stiamo monitorando ciò che sta accadendo».

«Il Governo sa cosa sta accadendo, i nostri militari sanno da dove partono e dove vanno. E per qualche ragione, non vogliono fare commenti. Io penso che farebbero meglio a dire di cosa si tratta»

Parole e musica, in una sorta di cacofonia indotta, rispettivamente della vice addetta stampa del Pentagono, Sabrina Singh, lo scorso 11 dicembre in conferenza stampa, e del Presidente in pectore Donald Trump, qualche giorno dopo. Parliamo naturalmente dei misteriosi velivoli che procedono a bassa quota da circa un mese nei cieli del New Jersey quasi ogni notte, avvistati peraltro anche in altri luoghi del mondo.

Tutto sembrerebbe iniziato nel dicembre 2023, quando per più di due settimane oggetti sconosciuti di varie forme sorvolarono nelle ore notturne la base dell’USAF (United States Air Force) a Langley, in Virginia. Il Pentagono si trovò in una situazione di imbarazzo, nell’evidente incapacità di bloccarli e di spiegarne l’origine, mentre i responsabili dell’area non trovarono soluzione migliore che cancellare tutte le esercitazioni notturne e trasferire altrove i propri F-22 Raptor.

In tempi più recenti, dal 20 novembre flottiglie di misteriosi droni (?) hanno attenzionato quattro basi aeree RAF (Royal Air Force) a gestione americana in territorio britannico: Lakenheath e Mildenhall (nel Suffolk), Feltwell (Norfolk) e Fairford (Gloucestershire), tutte aree rilevanti dal punto di vista militare. I residenti delle zone adiacenti alle basi hanno avuto modo di osservare (e filmare) sfere luminose in volo coordinato o individuale, che schizzavano avanti e indietro oppure adottavano traiettorie concentriche, sembravano mutare forma ed erano in grado di dileguarsi se avvicinate dai caccia militari. Non si tratterebbe peraltro di fenomeni confinati alle installazioni sensibili: secondo la FAA (la Federal Aviation Administration, che si occupa della sicurezza dei voli commerciali americani) tra luglio e settembre 2024 sono pervenute più di 400 segnalazioni di oggetti non identificati da parte di piloti, cittadini e forze dell’ordine.

Ed ecco la stretta attualità: da fine novembre lo stato del New Jersey, sulla costa atlantica, è al centro di un andirivieni inusitato di velivoli a bassa quota, di varie forme e dimensioni, alcuni grandi come SUV. I cittadini, esasperati, temono per la loro incolumità, vengono svegliati in piena notte da ronzii e luci anomale, e, in taluni casi, scaricano raffiche di proiettili contro i misteriosi oggetti, ovviamente senza risultato. Oggetti, per intenderci, che stazionano nei cieli per lungo tempo, oppure si dileguano compiendo manovre del tutto atipiche. L’FBI vuole vederci chiaro e sta compiendo indagini sul posto, ma nel frattempo il generale maggiore Pet Ryder, portavoce del Dipartimento della Difesa di Washington, afferma candidamente che «i velivoli sono costantemente monitorati, non mostrano alcun impatto sulla sicurezza di persone o strutture, ma non si sa cosa siano».

Mentre tra il 3 e il 4 dicembre scorsi, oggetti analoghi, non identificati, sono stati avvistati sopra la fabbrica di armamenti Rheinmetall, il colosso chimico BASF e la base militare americana Ramstein, in Germania, ciò che stupisce oltremodo è il comportamento degli stati maggiori della sicurezza statunitense: è accertato infatti che gli USA posseggano un’eccellente capacità di tracciare qualsiasi oggetto sconosciuto che operi nei loro spazi aerei. Sorge dunque il sospetto che qualcuno abbia tutto l’interesse a caldeggiare la presenza di questi misteriosi velivoli, qualunque cosa siano. Non si spiegherebbe in altro modo la condotta oltremodo passiva in relazione alle misteriose incursioni, del tutto in contraddizione con la reputazione yankee.

Perfino Capitol Hill a fine novembre non è rimasta immune dai fantomatici avvistamenti, con il veterano dell'aeronautica statunitense Dennis Diggins che ha ripreso quattro luci brillanti stazionare in formazione sopra la Statua della Libertà in cima alla cupola del Campidoglio. E mentre la NASA pochi giorni fa ha convocato 24 teologi in collaborazione con il Center for Theological Inquiry di Princeton per affrontare le implicazioni legate alla possibilità della vita extraterrestre, resta il mistero di questi apparecchi sconosciuti. Cosa sono e da dove vengono? Nel giro di poche settimane, cittadini, autorità e giornalisti del New Jersey hanno filmato e fotografato centinaia di attività insolite. Si vedono globi luminosi che rimangono sospesi per ore nel cielo, velivoli con luci di posizione lampeggianti le cui intermittenze non sembrano coerenti con il codice aeronautico, che cambiano forma e si immergono nell’oceano, dimostrando apparenti capacità transmediali. Le frequenze di comunicazione di tali oggetti non sfrutterebbero poi i normali canali radio, facendosi beffe delle normali strumentazioni anti-drone.

Al netto di scherzi, video creati con l’intelligenza artificiale, aerei lanciati da chissà chi e della psicotica sagacia di qualcuno che cerca di cavalcare l’onda, il problema resta bello grosso, al punto da indurre la Federal Aviation Administration a emettere restrizioni di volo temporanee fino al 17 gennaio in molte città di tutto il New Jersey per motivi speciali di sicurezza. Mentre gli avvistamenti si moltiplicano in varie parti del mondo (recentemente anche sulla costa portoghese), ripresi da migliaia di cellulari e telecamere sparse, resta un punto interrogativo grande come una casa: sono fenomeni esogeni? Operazioni militari coperte dalla massima segretezza? Oppure qualche discepolo di Orson Welles sta divertendosi a inscenare una versione moderna della Guerra dei Mondi (vedasi il fantomatico Project Blue Beam, con teorie cospirative annesse)? Come sempre, l’ardua sentenza resta appannaggio dei posteri.

Di Enrico Pietra

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