Magazine, 29/01/2025.
Riprendendo un vecchio detto - «Quando vien la Candelora, de l’inverno semo fora; ma se piove o tira il vento, de l’inverno semo dentro» -, se il 2 febbraio la temperatura ci porterà a indossare cappelli, sciarpe e guanti allora possiamo programmare una gita in montagna su bianche piste da sci, immerse in paesaggi fiabeschi con vedute mozzafiato, dove antichi borghi restituiscono tutta la loro storia, bellezza e tradizioni come quelle enogastronomiche. Non parliamo del Trentino o della Valle d'Aosta, ma del Lazio, spesso sottovalutato come destinazione sciistica. Perciò se avete intenzione di passare alcuni giorni a Roma o in alcune città della regione o vi trovate nel Lazio per lavoro e siete amanti della montagna, preparate scarponi, sci e quant’altro per una gita tra le vette dei Monti Reatini, Simbruini e Cantari.
Andiamo così a scoprire tre località da non perdere per una gita sulla neve vicino Roma.
Iniziamo la nostra escursione dal Monte Terminillo, che con i suoi 2200 metri rientra nel complesso dei Monti Reatini ed è conosciuto come la montagna dei romani anche se è in provincia di Rieti e a poco più di due ore di viaggio da Roma. È stata per tutto il Novecento la meta preferita dai romani, e tutt’ora considerata una delle più belle del Lazio, ideale per lo sci, lo snowboard, le passeggiate e le ciaspolate.
La skiarea del Terminillo si sviluppa tra il Terminilluccio e il Terminilletto, con quote che variano tra i 1600 e i 2100 metri. 30 chilometri di piste di cui circa 10 per lo sci alpino. Oltre a questi, ci sono ben cinque impianti di risalita e percorsi appositi per lo sci di fondo.
Non è un caso che su questa montagna negli anni '50 soggiornavano per le vacanze invernali attori come Gino Cervi, Raf Vallone, Eduardo de Filippo e Vittorio De Sica solo per citarne alcuni.
Ben nascosto nel complesso dei Monti Reatini, troviamo un vero e proprio gioiello Campo Stella a soli 7 chilometri dal suggestivo borgo di Leonessa arroccato a 1000 metri d’altezza. Il borgo si snoda tra nobili palazzi, chiese e cappelle. Perciò è obbligatoria una sosta per una passeggiata nei suggestivi vicoli di Leonessa e, da non perdere è sicuramente la Chiesa di San Francesco con dipinti tre e quattrocenteschi all’interno, la Chiesa di San Pietro e il Convento, con l’elegante loggiato a due ordini.
Essendo una città di montagna, d’inverno si scia e per il periodo che va dalla primavera all’autunno i diversi pendii consentono escursioni per tutti i gusti e le diverse capacità. Poi, un parco avventura, immerso in una splendida faggeta, accontenta anche i desideri dei più piccoli.
La skiarea di Leonessa, come prima indicato, è Campo Stella. Questa skiarea offre 14 km di piste per lo sci alpino di ogni livello, con la pista Rubbio-Hotel di oltre 5 km, si parte dalla cima della seggiovia Rubbio a circa 1.700 metri di quota per arrivare a valle all'impianto di risalita principale, la seggiovia quadriposto Mario Foglia. Le piste di Campo Stella sono tra le più lunghe dell’intera catena degli Appennini, e non solo del Lazio.
Il comprensorio, offre efficienti servizi sciistici e suggestive bellezze naturali, ed è riuscito a rimanere relativamente poco frequentato, garantendo così piste poco battute e scenari da fiaba.
Specialità gastronomica della zona è certamente la patata, frutto di una felice combinazione di clima e suolo che la rendono un ingrediente versatile e con molti utilizzi in cucina. A celebrare questo prodotto tipico sabino e del Lazio, una delle Sagre più importanti del territorio: la Sagra della Patata Leonessana, la cui prima edizione risale al 1989 e ogni anno si rinnova la tradizione durante le prime due settimane di ottobre. Molto apprezzata è la selvaggina, che riguarda tutto il territorio dei Monti Reatini e, da non dimenticare, il tartufo.
Con solo un’ora e mezza circa di viaggio da Roma si arriva a Monte Livata, immerso nei magnifici Monti Siburni, all’interno del territorio del Comune di Subiaco in provincia di Roma.
Dal 2013, la seggiovia quadriposto Monna dell'Orso permette di ritornare a sciare, dopo anni di chiusura, sulle 6 piste dedicate allo sci alpino, adatte ad ogni livello di sciatore, a una altitudine che varia dai 1.429 ai 1.800 metri, con una nuova area snowpark e una vista panoramica mozzafiato sui dintorni. A Fossa dell'Acero, Campo dell'Osso, tre tapis roulant servono un'area riservata allo snowboard, a discese facili, campo scuola e spazi per snowtubing e slittino.
La seggiovia Monna dell’Orso e le sciovie La Fascia, La Valletta e Fossa dell’Acero porteranno gli avventori a una altitudine che varia dai 1.429 ai 1.800 metri, per una suggestiva vista panoramica.
Obbligatoria una visita al borgo medievale di Subiaco ricco di storia, arte e cultura. Immerso nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, protetto dal Monte Livata, Subiaco e i dintorni è il luogo ideale per tanti sport outdoor, escursioni e passeggiate e, per chi vuole visitare il piccolo borgo, si ricorda che è culla sia del monachesimo con i suoi monasteri da visitare, sia della stampa, infatti proprio qui venne impiantata la prima tipografia d’Italia.
Molte le specialità enogastronomiche del territorio, dalla pasta fatta in casa ai piatti a base di carne o di pesce di fiume, passando per il caratteristico Ju Pappaciuccu, a base di cavoli neri lessati, tozzi di pizza di granturco raffermi e pane casereccio, e, da non dimenticare, i subiachini, biscotti tipici a base di mandorle, albumi, miele e zucchero.
Di Alessandra Pistolese