Magazine, 12/02/2025.
Willie Peyote: Grazie ma no grazie
(G. Bruno-A. Vella-D. Bestonzo-L. Romeo)
In un Festival di amori tossici, di relazioni difficili, di disagio, di privato, il brano di Willie Peyote (Guglielmo Bruno, 39), premio della critica a Sanremo 2021 con Mai dire mai (la locura) è forse l’unico ad affrontare temi impegnati e latamente politici, ma con l’arma affilata dell’ironia. Il rapper e cantautore torinese dice di essersi ispirato a un monologo del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, un’intemerata (forse inutile) contro ipocriti e vittimisti: ma che storia triste / avevo aspettative basse / so già come finisce / vista [?] da dove si parte / e tu vorresti che la gente ti capisse / la ami come se lei [estensione del pronome personale] ti ricambiasse / e c’hai provato anche più volte dei Jalisse [geniale: forse l’unico modo per tornare a Sanremo da parte della coppia eternamente respinta è di provarci in forma fantasmatica, per interposta persona]; e, poi, contro i benpensanti: quindi metterò le mani avanti / due passi indietro ogni passo avanti e fa [vox populi]: / dovresti andare a lavorare e non farti manganellare / nelle piazze, no ma no grazie. Un “preferirei di no” alla Bartleby lo Scrivano anche contro la deriva del politicamente corretto (c’è chi non sa più come scrivere / non sa come parlare / non sa a quali parole deve mettere ad esempio / l’asterisco); contro l’umanizzazione degli animali (chi bacia sulla bocca i propri figli / e c’è chi bacia sulla bocca i propri cani); contro i vittimisti (e quanto va di moda il vittimismo / di chi attacca ma dice che si difende); contro i qualunquisti da tastiera (c’è chi dice non si può più dire niente / e poi invece parla sempre almeno sii coerente), contro i nostalgici (e c’è chi ha perso la memoria e vorrebbe che / tornasse come se non bastasse. Grazie ma no grazie). Bersagli riconoscibili. E questa gente non fa un cazzo li mantengo tutti io / con le mie tasse, grazie ma no grazie. Un moralismo alla Gaber. Che, con l’ironia delle rime baciate da canzonetta, va quasi sempre a segno.
Cena di classe grazie ma no grazie. Voto al testo: 8.
La valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2025 è a cura di Lorenzo Coveri, Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival.
Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo dopo la partenza del Festival.
Di Lorenzo Coveri