L'Italia deserta vista in webcam: dalla fontana di Trevi al Duomo di Milano e alle spiagge

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Magazine, 16/03/2020.

L’Italia intera è in lockdown: tutti a casa, per contrastare l’espansione dell’epidemia da Coronavirus attenendosi strettamente alle misure prescritte dal Decreto legge dello scorso 12 marzo. E se i cittadini non si muovono dai loro nidi domestici se non per lo stretto necessario, come spesa e acquisti di prima necessità, se i negozi sono chiusi, le manifestazioni sospese, lo sport fermo, cosa succede al Bel Paese?

A raccontarlo sono scorci inediti quando affascinanti per la loro stranezza insolita di piazze, centri storici, angoli d’Italia completamente deserti. Cartoline impressionanti di un’Italia prima al mondo per ricchezze storiche e artistiche che oggi, fermo il turismo e ferme tutte le attività, parlano per sé, in desolati silenzi inondati del sole delle prime giornate che fanno assaporare la primavera, ma solo dal balcone di casa.

Chiusi in casa aspettando che l’emergenza passi, grazie alle webcam e a una connessione possiamo permetterci un inedito viaggio nell’Italia deserta comodamente seduti davanti a un computer. E allora ecco qualche spunto per l’itinerario.

Forse a qualcuno farà invidia l’assoluto vuoto intorno alla Fontana di Trevi, uno dei simboli di Roma e del cinema internazionale grazie alla scena immortale della Dolce Vita di Federico Fellini, dove nelle cristalline acque della fontana scende a fare il bagno Anita Ekberg. Ancora cinema, lo scrigno dell’immaginario. Vi ricordate infatti della piazza Venezia affollata di traffico e persone de Il vigile, con Alberto Sordi? Ebbene, oggi l’immagine è ben diversa: solo autobus, qualche furgone, intorno l’abbagliante silenzio del marmo bianco del Vittoriano, e se attaccate l’audio talvolta qualche sirena di ambulanza.

Che dire poi di un altro simbolo universale dell’Italia, il Colosseo? La webcam inquadra una piazza che, solitamente gremita di traffico, gruppi turistici e romani di passaggio, oggi langue con il transito di qualche autobus e di pochissime automobili. Deserta Piazza Navona, deserta anche Piazza di Spagna, nel cui filmato si sente solo lo scrosciare d’acqua nella Barcaccia, impensabile in condizioni normali, dove il chiacchiericcio è l’unico sfondo sonoro possibile, e si intravede qualche troupe di giornalisti intenta a trasmettere da una piazza che, oggi, ha davvero un aspetto irreale.

Anche il Duomo di Milano svetta su una piazza completamente deserta, destando non poca impressione nello spettatore che, da casa, fa fatica a non credere si tratti della realtà e non del set di un film. Le piazze italiane sono infatti centro di vita, di socialità, cuore pulsante di borghi, paesi, di città. Sono il fulcro della vita, anche di quella turistica. Ecco perché la sensazione di anomalia e stranezza si riverbera in immagini come quelle di piazza San Marco, a Venezia, solitamente presa d'assalto e oggi desolata nella sua aulica cornice.

Ancora, viene voglia di vacanza a guardare il blu calmo e disteso della Baia di Portofino, o la neve che fa capolino dal centro di Bolzano, e quanto ci mancano le città d’arte? Siena deserta fa rimpiangere anche il caos dei giorni del Palio.

Su Pisa svetta la webcam panoramica: la vedetta di una città chiusa in casa, e che dire del Canal Grande con il Ponte di Rialto insolitamente libero da ingorghi, dell’Arena di Verona circondata da una piazza dove si contano i rarissimi pedoni, del Nettuno di Piazza della Signoria a Firenze, che guarda desolato il deserto che lo attornia? Vuota Piazza Unità d’Italia a Trieste, vuote le strade di Napoli che affacciano sul mare azzurro e sul Vesuvio, e così la Spiaggia di Mondello, a Palermo, il largo trafficato sotto le due torri a Bologna, l’iconica piazza IV novembre di Perugia e l’elegante piazza Bodoni di Torino, dove è chiuso il portone del Conservatorio e spenta la nuvola sonora che solitamente le fa da sottofondo.

Viaggi: sospiri, ricordi, bellezze. Quelle di un’Italia che, oggi più che mai, è bello scoprire e riscoprire da lontano, in un momento raro e particolare, pensando al domani, a quando tutto sarà passato e potremo tornare a vivere e ad amare litorali, piazze, vie, storie, arte e meraviglie che punteggiano lo Stivale da nord a sud.

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