Coronavirus: quando posso chiedere il rimborso? Dai viaggi alle palestre, dai concerti ai matrimoni

Magazine, 23/03/2020.

L'emergenza Coronavirus ha sconvolto la vita di tutti sia dal punto di vista sociale, con milioni di persone che si ritrovano a trascorrere ore, giorni e settimane di reclusione domestica, sia da quello economico, con ingenti ripercussioni su molti settori, dalla cultura al turismo, dagli spettacoli al commercio. Prima dell'epidemia di Coronavirus, molti cittadini avevano già programmato un viaggio, acquistato il biglietto per un concerto o uno spettacolo teatrale, aperto un abbonamento in palestra, e invece si sono ritrovati a passare le giornate guardando un film in streaming (o una serie tv), leggendo un ebook o sperimentando ricette su ricette in cucina. E i soldi pesi per viaggi, spettacoli e palestra?

L'annullamento di tutti gli eventi rappresenta un macigno su moltissime aziende e rischia di affossare interi settori (musica dal vivo, teatro, turismo, per citarne alcuni): per dare una mano concreta all'industria culturale, lo abbiamo già ribadito in più occasioni lanciando anche l'hashtag #iorinuncioalrimborso, ognuno può per esempio rinunciare a chiedere il rimborso dei biglietti; ma chi dovesse trovarsi in difficoltà economiche - cosa non rara di questi tempi - e non volesse rinunciare al rimborso ha comunque in molti casi il diritto a riavere indietro la somma già versata, o almeno parte di essa.

A tal proposito l'Unione Nazionale dei Consumatori ha stilato un vademecum per aiutare i cittadini italiani a capire in quali circostanze è possibile richiedere il rimborso. Di seguito riportiamo alcune delle circostanze in cui si ha diritto a chiedere il rimborso (per ulteriori dettagli, consultare il vademecum completo sul sito consumatori.it).

Turismo: rimborsi per viaggi e alberghi

In caso di biglietti aerei, ferroviari o marittimi acquistati per viaggi prima di venerdì 3 aprile - data entro la quale sono al momento vietati spostamenti di ogni tipo, se non per motivi di salute o di lavoro - è possibile vedersi rimborsato l’intero costo del viaggio. Per quanto riguarda gli spostamenti programmati dopo venerdì 3 aprile si può chiedere il rimborso (o in alternativa il cambio di data) solo su tratte aeree, ferroviarie o nautiche che siano eventualmente state cancellate; in caso di non cancellazione non è possibile chiedere il rimborso.

Per quanto riguarda alberghi e strutture ricettive, i consumatori hanno diritto al rimborso totale della somma già versata solo se la prenotazione è stata effettuata per date antecedenti a venerdì 3 aprile; lo stesso vale per i pacchetti turistici all inclusive, e in questo caso si può scegliere, in alternativa al rimborso totale, se optare per un buono per un altro pacchetto da utilizzare nell'arco di un anno.

Palestre, piscine, centri benessere

In generale, essendo sospesa l'attività di palestre, piscine, centri benessere (ma anche centri culturali e sociali, scuole di ballo e circoli ricreativi), chi aveva acquistato un singolo biglietto di ingresso può chiederne il rimborso. Per i possessori di un abbonamento, in linea generale si ha diritto al rimborso della parte di quota corrispondente al periodo in cui non si è potuto usufruire del servizio; ma se il contratto prevedeva un numero prestabilito di ingressi senza scadenze temporali, allora è anche possibile congelare l'abbonamento e usufruirne quando sarà finita l’emergenza Coronavirus. 

Corsi e scuola guida

Non essendo consentito l'assembramento di persone, i corsi (esclusi quelli on line, ovviamente) di ogni genere sono stati interrotti: dalle lingue straniere agli strumenti musicali, dalla cucina fino alla scuola guida. I consumatori hanno diritto a interrompere i pagamenti; nel caso di quote già versate in anticipo è possibile richiedere la restituzione della somma corrispondente al periodo in cui non può fruire del servizio. Questa regola prevale su eventuali clausole contrattuali, comprese quelle che dovessero stabilire decadenze o interessi di mora.

Partite di calcio

Tra i tanti eventi sospesi per Coronavirus anche il campionato di Serie A. Gli appassionati di calcio hanno dunque il diritto di chiedere il rimborso di biglietti già acquistati oppure la restituzione di una parte della somma versata per l'abbonamento. Data l’incertezza sulla ripresa del campionato di calcio e delle altre competizioni sportive, il consiglio dell'Unione Nazionale dei Consumatori è di attendere per verificare la possibilità di riutilizzare in futuro il biglietto o l'abbonamento.

Concerti, spettacoli e mostre

Tra i primi provvedimenti che sono stati presi per contrastare il Coronavirus figura la chiusura di teatri, sale da concerto, cinema e musei. Chi aveva già acquistato biglietti per assistere a concerti o spettacoli teatrali, per visitare mostre o per vedere un film al cinema può dunque richiedere il rimborso: in questo caso il venditore può anche emettere un voucher di pari importo al titolo di acquisto da utilizzare entro un anno. Volete invece sostenere la cultura? Allora ve lo ripetiamo: in alternativa, potete anche rinunciare a chiedere il rimborso dei biglietti.

Matrimoni saltati: dalla location al catering

Le misure anti Coronavirus attualmente in vigore vietano esplicitamente i matrimoni pubblici (ma anche i funerali), dal momento che prevedono generalmente grandi assembramenti di persone. I contratti già stipulati per le feste di nozze saltate o rimandate possono essere risolti senza addebito di costi (salvo quelli già sostenuti e documentati da parte del fornitore) a condizione che la data del matrimonio rientri nel periodo di emergenza. 

Asili, scuole e mense

I servizi educativi per l'infanzia e le attività delle scuole di ogni ordine e grado sono sospesi in tutta Italia: i genitori hanno dunque diritto di interrompere i pagamenti eventualmente in corso e di chiedere la restituzione delle somme già versate limitatamente al periodo in cui non può fruire del servizio; lo stesso vale per le mense scolastiche

Nel caso le scuole propongano l’attivazione di corsi a distanza, ognuno ha la facoltà di decidere in base ai suoi interessi e alle sue possibilità di accettare accettare o meno la nuova offerta didattica; in caso di non accettazione è opportuno comunicare per iscritto il proprio rifiuto.

Auto: bollo e assicurazione?

Dal momento che non esiste un divieto assoluto di circolazione delle automobili (che possono essere utilizzate per gli spostamenti consentiti per motivi di salute o di lavoro), non è possibile sospendere né il bollo auto, né l'assicurazione rc auto. Per quest'ultima è tuttavia possibile (come sempre, d'altronde) sospendere momentaneamente le coperture in caso di un veicolo non utilizzato e parcheggiato in un'area privata.

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