Magazine, 20/05/2020.
Lunedì 25 maggio riapriranno le porte palestre e attività sportive in Italia. Ma come si farà per garantire la sicurezza? Il Ministero dello Sport ha pubblicato sul suo sito le linee guida cui i gestori di palestre e impianti dovranno attenersi per agevolare la ripresa dello sport e al contempo mantenere distanziamento sociale e igiene degli ambienti e degli spazi.
Le linee guida invitano i centri sportivi a procedere alla valutazione del proprio profilo di rischio, di seguire le norme nazionali (astnersi dal lavoro e dall'attività in presenza di sintomi) e possibilmente utilizzare soluzioni tecnologiche per tracciare l'accesso alle strutture.
Per quanto riguarda le attività in sede: si punta a ridurre il numero di operatori sportivi (cioè sia chi pratica la disciplina, sia il personale autorizzato ad accedere all'impianto) contemporaneamente presenti: le società dovranno quindi riorganizzare le mansioni in modo da ridurne il numero e suddividere gli operatori necessari. Per aprire sarà necessario inoltre organizzare un sistema di sanificazione dei locali con una pulizia costante.
Per ogni persona che accede dovranno essere valutate le modalità di ingresso, accesso ai locali di pratica sportiva, aree comuni e servizi igienici. Dovranno essere apposte indicazioni e dovrà essere predisposto un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (come fazzoletti e mascherine).
Le norme igieniche prevedono l'utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio come mascherine chirurgiche e guanti monouso; il lavaggio frequente delle mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti; che venga mantenuta la distanza interpersonale minima di 1 mt in caso di assenza di attività fisica e di mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’intensità dell’esercizio, comunque non inferiore a 2 metri.
Si raccomanda di non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani; di starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito; di evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti; bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate e gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati).
In aggiunta, coloro che praticano l’attività, hanno l’obbligo di disinfettare i propri effetti personali e di non condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi, ecc..); di arrivare nel sito già vestiti adeguatamente alla attività che andrà a svolgersi o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti, di non toccare oggetti e segnaletica fissa.