Magazine, 11/08/2020.
Quando si diventa genitori, la sicurezza del proprio bambino diventa una priorità in qualsiasi contesto, in particolare quando si viaggia in auto. A prescindere se il viaggio sia lungo o breve, è fondamentale evitare incidenti stradali e dimenticare i bambini in automobile.
Quest’ultimo evento prende il nome di amnesia dissociativa ed è causato dal forte stress, un evento sempre più diffuso nel mondo che ha portato ad un numero di eventi molto elevato. A causa di questi eventi, in Italia, il buon senso e la legge hanno reso obbligatorio per tutti i genitori e conducenti con bambini di età pari o inferiore ai 4 anni, di installare in auto i dispositivi anti abbandono omologati.
Le cause che provocano dimenticanze simili sono molte e nella maggior parte dei casi sono riconducibili al fenomeno dell’amnesia dissociativa, scatenata da stress o traumi che provocano l’incapacità momentanea di ricordare informazioni importanti come il bambino presente in auto. Questi eventi accadono quando i bambini dormono e non hanno modo di comunicare con i genitori.
Legge anti abbandono in Italia: caratteristiche dei dispositivi anti-abbandono omologati
L’Italia è stato il primo paese al mondo ad emanare una legge che obbliga l’installazione di un dispositivo intelligente che rilevi e segnali la presenza del bambino in auto. Denominata Legge Salva Bebè, è entrata in vigore il 7 novembre 2019 e a causa di un decreto attuativo che definiva i termini di omologazione dei dispositivi, le sanzioni sono state attivate solo il 6 marzo 2020.
Nel dettaglio, i dispositivi antiabbandono omologati devono avere le seguenti caratteristiche:
● Devono segnalare l’abbandono di un bambino presente nel veicolo mediante l’attivazione di uno o più segnali
● Devono attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza azioni manuali del conducente
● Devono segnalare al conducente l’avvenuta attivazione
● Devono essere in grado di attirare l’attenzione del conducente attraverso allarmi visivi e acustici o visivi e aptici
● Gli allarmi devono essere percepiti all’interno o all’esterno del veicolo
● Se alimentati a batteria, devono segnalare al conducente i livelli di carica della batteria
● Possono essere dotati di sistema di comunicazione automatici quali SMS e Chiamate di emergenza
Le sanzioni applicabili per la Legge anti-abbandono
A parire dal 6 marzo 2020, le forze dell’ordine possono attuare i controlli ed emettere sanzioni verso tutti coloro sprovvisti di un dispositivo anti-abbandono e con a bordo un minore con età inferiore o pari ai 4 anni.
Le violazioni previste dall’articolo 172 del Codice della Strada prevedono una sanzione amministrativa minima di 81 euro ed una massima di 326 euro, compreso la riduzione di 5 punti sulla patente. Se il pagamento viene effettuato entro i cinque giorni, la sanzione viene ridotta a 56,70 euro.
Nel caso in cui il reato viene commesso due volte nell’arco di due anni, è prevista la sanzione e la sospensione della patente da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 2 mesi.
Tipologie di dispositivi anti-abbandono omologati in commercio
I dispositivi anti abbandono possono essere integrati nel veicolo, ovvero l’automobile è dotata di dispositivi che segnalano la presenza del bambino. Sono disponibili in commercio i dispositivi anti-abbandono integrati nel seggiolino auto, definiti anche seggiolini auto anti abbandono, dotati di sensori che rilevano la presenza del bambino.
I dispositivi più economici sono i sensori anti-abbandono indipendenti, caratterizzati da sensori che possono essere installati sotto la seduta del seggiolino auto e rilevano la presenza del bambino.
Tra i dispositivi anti-abbandono universali, quindi adatti a qualsiasi tipologia di seggiolino auto stanrdard, troviamo:
● Chicco Bebecare Easy-Tech;
● Tippy di Digicom;
● Steelmate Baby Bell Plus
● Qshino by UnipolSai