FESTIVAL DI SANREMO 2017: TUTTI I CANTANTI IN GARA
Pubblichiamo di seguito la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2017 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival.
Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica. Un giudizio più motivato potrà essere dato solo dopo aver ascoltato la musica e assistito all’interpretazione dal vivo.
Magazine, 03/02/2017.
FABRIZIO MORO - PORTAMI VIA (Morbici-Cardelli)
Questa volta è una figlia la destinataria della ballata, ancora una volta autobiografica, di Fabrizio Moro (vero cognome: Mobrici, per la quarta volta al Festival) che, nonostante l’età giovanissima, è di conforto al padre in un momento difficile. Il ragionamento però è faticoso, le figure mancano di leggerezza: portami via / dalle ostilità dei giorni che verranno / dai riflessi del passato perché torneranno / dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l’ipocondria. Non manca qualche frase fatta (un mostro più grande di me; prendere la vita così com’è; da qui all’eternità). Portami via è il titolo di almeno altri quattro brani (di Daniele Silvestri 1994, dei Pooh 2004, di Dolcenera 2005, di Mannoia 2012). Italiano quasi sempre dignitoso, forse anche troppo: sono pur sempre le parole di una canzone. Pesante.
Voto: 5
Tu portami via
Dalle ostilità dei giorni che verranno
Dai riflessi del passato perché torneranno
Dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l’ipocondria
Tu portami via
Dalla convinzione di non essere abbastanza forte
Quando cado contro un mostro più grande di me
Consapevole che a volte basta prendere la vita cosi com’è
Cosi com’è
Imprevedibile
Portami via dai momenti
Da questi anni invadenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via
Tu portami via
Quando torna la paura e non so più reagire
Dai rimorsi degli errori che continuo a fare
Mentre lotto a denti stretti nascondendo l’amarezza dentro a una bugia
Tu portami via
Se c’è un muro troppo alto per vedere il mio domani
E mi trovi lì ai suoi piedi con la testa fra le mani
Se fra tante vie d’uscita mi domando quella giusta chissà dov’è
Chissà dov’è
È imprevedibile
Portami via dai momenti
Da tutto il vuoto che senti
Dove niente potrà farmi più del male ovunque sia
Amore mio portami via
Tu
Tu sai comprendere
Questo silenzio che determina il confine fra i miei dubbi e la realtà
Da qui all’eternità tu non ti arrendere
Portami via dai momenti
Da questi anni violenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via
Di Lorenzo Coveri