Magazine, 31/01/2019.
Federica Carta e Shade - Senza farlo apposta (Shade-J. Ettorre-G. Roggia)
Squadra che vince non si cambia. Vale anche per il rapper torinese Shade (Vito Ventura, 31) e Federica “Amici” Carta (20), freschi di tre Disco di Platino per Irraggiungibile. Tema (non proprio nuovissimo) del brano sanremese: un amore non corrisposto. “A volte dirsi ti amo / è più finto di un ‘dai ci sentiamo’ / ho il tuo numero ma non ti chiamo /a te fa bene, a me fa strano / che parli con me ma non sono qui / e non ci credo ai tuoi ‘fidati’”. E va bene che la rima baciata è un punto forte del freestyle, ma accanto ad alcuni accostamenti meno ovvi (“roviniamo”: “quotidiano”; autonomia”: “bugia”; “cronologia”: “sia”) ci imbattiamo in figure opinabili (“prima facevi monologhi / ora parli a monosillabi / e ti sei messa quei tacchi / per ballare sopra al mio cuore”; “e sono qui stasera, ancora un’altra volta / che (polivalente!) che c’è la luna piena, ma tu hai la luna storta”). A volte non bastano milioni di like per fare un autore. Il duetto si trasformerà in trio venerdì sera con l’apporto di Cristina D’Avena, niente meno.
Voto: 5
A volte dirsi ti amo
È più finto di un «dai ci sentiamo»
Ho il tuo numero ma non ti chiamo
A te fa bene, a me fa strano
Che parli con me ma non sono qui
E non ci credo ai tuoi «fidati»
Prima facevi monologhi
Ora parli a monosillabi
E ti sei messa quei tacchi
Per ballare sopra al mio cuore
Da quando hai buttato le Barbie
Per giocare con le persone
Dicono che non capisci il valore
Di qualcuno fino a quando non l’hai perso
Tu non capiresti lo stesso
Quindi non dirlo nemmeno per scherzo
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un’altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Aspetto ancora una risposta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un’altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Passavo a prendermi la colpa
E ti ho detto ti amo
Non eri il regalo che immaginavo
Noi piano piano ci roviniamo
Dammi il mio panico quotidiano
Quando ti vedo con gli altri
Tu non sai quanto vorrei essere via
Sei troppo bella per essere vera
Ma anche troppo bella per essere mia
E io ho finito l’autonomia
Per sopportare ogni tua bugia
Se avessi modo dentro la testa
Cancellerei la cronologia
E non so quanto sbagliato sia
Fingere di essere un bravo attore
È ora che io me ne vada via
Scomparirò in un soffio al cuore
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un’altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Aspetto ancora una risposta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un’altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Passavo a prendermi la colpa
Scusa ma, non ci riesco mi hai lasciato un po’ di te
Ma hai preso tutto il resto
E sono qui stasera, ancora un’altra volta
Che c’è la luna piena, ma tu hai la luna storta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un’altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Aspetto ancora una risposta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un’altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Passavo a prendermi la colpa
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2019 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival.
Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica. Un giudizio più motivato potrà essere dato solo dopo aver ascoltato la musica e assistito all’interpretazione dal vivo.