Magazine, 02/02/2019.
Simone Cristicchi - Abbi cura di me (S. Cristicchi-N. Brunialti-S. Cristicchi-C. Ortenzi)
Dopo aver vinto un Sanremo nel 2007 con Ti regalerò una rosa, e una lunga assenza dalla scena musicale per dedicarsi anima e corpo al teatro -con esiti controversi-, Simone Cristicchi (42 ) ritorma con un testo ispiratissimo, di cui è evidente il taglio teatrale (chi l’ha ascoltato in anteprima parla di un’intro recitativa e di un ritornello quasi sussurrato, prima dell’esplosione musicale finale): “non cercare un senso a tutto perché tutto ha senso (chiasmo) / anche in un chicco di grano si nasconde l’universo / perché la natura è un libro di parole misteriose / dove niente è più grande delle piccole cose / è il fiore tra l’asfalto il miracolo del firmamento / è l’orchestra delle foglie che vibrano al vento / è la legna che brucia che scalda e torna cenere (tre riprese anaforiche) / la vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere / perché tutto è un miracolo tutto quello che vedi / e non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri”. Amore intimo e universale. Ambizioso, piacerà alla critica. Nei duetti Cristicchi si è assicurato l’aiuto del vincitore 2018, Ermal Meta.
Voto: 8
Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad
ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
Non cercare un senso a tutto perché tutto ha senso
Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo
Perché la natura è un libro di parole misteriose
Dove niente è più grande delle piccole cose
È il fiore tra l’asfalto lo spettacolo del firmamento
È l’orchestra delle foglie che vibrano al vento
È la legna che brucia che scalda e torna cenere
La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere
Perché tutto è un miracolo tutto quello che vedi
E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
Tu allora vivilo adesso come se fosse l’ultimo
E dai valore ad ogni singolo attimo
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrò paura di cadere
Che siamo in equilibrio
Sulla parola insieme
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L’amore è l’unica strada, è l’unico motore
È la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità semmai proteggila
È solo luce che brilla sull’altra faccia di una
lacrima
È una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle
Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l’impresa più grande è perdonare se stesso
Attraversa il tuo dolore arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto
Noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perché mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all’ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare.
Abbi cura di me.
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2019 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival.
Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica. Un giudizio più motivato potrà essere dato solo dopo aver ascoltato la musica e assistito all’interpretazione dal vivo.