Magazine, 02/02/2019.
Ultimo - I tuoi particolari (N. Moriconi)
Per il giovane (23) trionfatore tra le Nuove Proposte dell’anno scorso Niccolò Moriconi, che ha scelto lo pseudonimo esorcistico di Ultimo, già si parla di una possibile doppietta (due vittorie in due categorie in anni consecutivi) finora riuscita solo a Francesco Gabbani. Il cantautore romano canta il fascino delle piccole cose perdute con la fine di un amore: “è da tempo che non sento più /la tua voce al mattino che grida ‘bu’/ e mi faceva svegliare nervoso ma / adesso invece mi sveglio e sento che / mi mancan tutti quei tuoi particolari / quando dicevi a me / ‘sei sempre stanco perché tu non hai orari’. Parole di una lingua quotidiana, quasi dimessa, ma “se solamente Dio inventasse delle nuove / parole potrei scrivere per te nuove canzoni / d’amore e cantartele qui. /È da tempo che cammino e / sento sempre rumori dietro me / poi mi giro pensando che ci sei te (che cosa non si fa per un monosillabo in rima, scambiare il pronome soggetto con l’oggetto! ma è italiano popolare) / e mi accorgo che oltre a me non so che c’è”. Piacerà ai coetanei. E duetterà con il compagno di quartiere Fabrizio Moro.
Voto: 7
È da tempo che non sento più
La tua voce al mattino che grida «bu»
E mi faceva svegliare nervoso ma
Adesso invece mi sveglio e sento che
Mi mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
«Sei sempre stanco perché tu non hai orari…»
È da tempo che cucino e
Metto sempre un piatto in più per te
Sono rimasto quello chiuso in sé
Che quando piove ride per nascondere
Mi mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
«Ti senti solo perché non sei come appari»
Oh, fa male dirtelo adesso
Ma non so più cosa sento
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti
che
Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere
per te nuove canzoni d’amore e cantartele qui.
È da tempo che cammino e
Sento sempre rumori dietro me
Poi mi giro pensando che ci sei te
E mi accorgo che oltre a me non so che c’è
Che mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
«Sei sempre stanco perché tu non hai orari…»
Oh, fa male dirtelo adesso
Ma non so più cosa sento
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti
che
Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere
per te nuove canzoni d’amore e cantartele qui
Fra i miei e i tuoi particolari
Potrei cantartele qui
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti
che
Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere
per te nuove canzoni d’amore e cantartele qui.
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2019 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival.
Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica. Un giudizio più motivato potrà essere dato solo dopo aver ascoltato la musica e assistito all’interpretazione dal vivo.