Magazine, 25/02/2020.
Il Coronavirus e le misure adottate per contenerlo stanno mettendo in difficoltà diversi settori dell'economia. Uno di questi è indubbiamente quello dello spettacolo dal vivo: i teatri e le sale concerti chiuse a causa delle ordinanze emanate dalle diverse regioni del Nord Italia, stanno infatti rendendo difficile la situazione delle imprese correlate.
Per questo motivo nella giornata di lunedì 24 febbraio Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) e Federvivo hanno inviato una lettera al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, chiedendo l'apertura di uno stato di crisi del settore dello spettacolo dal vivo.
Così scrivono le associazioni nella nota: «Condividendo, animati da un grande senso di responsabilità, ogni decisione a tutela della salute dei cittadini, Agis e Federvivo non possono esimersi dal sottolineare – si legge nella lettera – le gravissime difficoltà che già in questa fase sta subendo l’intero comparto. Il blocco di ogni attività di spettacolo nelle regioni del Nord Italia sta generando infatti un impatto economico estremamente negativo, tanto per il crollo dei ricavi da bigliettazione quanto per la drastica riduzione delle paghe degli addetti del settore. Per questa serie di ragioni Agis e Federvivo ribadiscono la necessità di un intervento urgente a favore del settore, con lo stanziamento di adeguate risorse e con l’adozione di provvedimenti normativi che evitino qualsiasi penalizzazione nei confronti dei soggetti finanziati dal Fus. Agis e Federvivo ribadiscono la piena disponibilità ad ogni tipo di interlocuzione con il Governo nella certezza che si potranno individuare soluzioni che contengano l’impatto negativo sulle imprese di spettacolo».
Di Chiara Pieri