Magazine, 02/09/2020.
È morto oggi, mercoledì 2 settembre, Philippe Daverio all'età di 70 anni a causa di un tumore che lo logorava da tempo. Storico dell'arte, docente, saggista, ma anche politico e personaggio televisivo, Daverio era nato in Alsazia da padre italiano e madre francese. Dopo gli studi in collegio a Varese, Daverio si era iscritto alla Bocconi alla facoltà di Economia e Commercio, superando tutti gli esami, senza però conseguire la laurea.
A metà degli anni Settanta, Daverio aveva aperto la sua prima galleria d'arte a Milano, in via Montenapoleone, dedicata alle avanguardie del Novecento. Una decina di anni dopo Daverio aveva proseguito il suo impegno nel campo artistico aprendo anche a New York e poi di nuovo a Milano a fine anni '80.
Era poi diventato assessore del Comune di Milano nella giunta Formentini con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all'Educazione e alle Relazioni Internazionali dal 1993 al 1997, ma il clou della sua fama è dovuto all'attività divulgativa in ambito artistico, con trasmissioni cult come Passpartout, in onda su Rai 3 dal 2002 al 2012. Nel 2011 Daverio ha poi condotto Emporio Daverio su Canale 5.
Tra le sue opere più importanti ricordiamo Il museo immaginato del 2011, ma anche Il secolo lungo della modernità, Guardar lontano, veder vicino, Il secolo spezzato delle avanguardie, La buona strada, L'arte in tavola e Il gioco della pittura.
Oltre alla grande attività di divulgazione e consulenza, nel 2011 Daverio ha fondato Save Italy, un movimento con l'obiettivo di sensibilizzare intellettuali e cittadini di ogni provenienza geografica alla necessità di salvaguardia del patrimonio artistico italiano. Grazie ad una manifestazione di Save Italy è stato possibile evitare la costruzione di una discarica nei pressi di Villa Adriana a Tivoli.
Di ChiP