Magazine, 22/01/2021.
Camminare, da quasi un anno a questa parte, è diventata la grande passione degli italiani. Con il divieto di assembramento, rifugiarsi in luoghi più o meno isolati, fare una passeggiata a stretto contatto con la natura e praticare sport all'aria aperta sono tra le attività più gettonate in ogni stagione, col caldo o col freddo. Il problema è che non sempre questo tipo di attività è consentito; in più, le normative anti Covid cambiano frequentemente e spesso si fa fatica a restare aggiornati su cosa si può fare e cosa è invece vietato.
In queste prime settimane del 2021, con l'Italia divisa in colori in base al rischio di contagio nelle diverse regioni, si possono fare escursioni in montagna? Visto che gli impianti invernali sono ancora chiusi, si può praticare scialpinismo? Si possono fare pedalate in bicicletta fuori città? Oppure, si può passeggiare liberamente all'interno del proprio comune? E poi, quanto ci si può spostare rispetto al luogo in cui si vive? Proviamo a fare un po' di ordine ricapitolando, per tutti gli appassionati di escursionismo e sport all'aperto (ma non solo) le regole e i divieti in base alle Faq del Governo aggiornate al 21 gennaio 2021.
Innanzitutto diciamo che nelle regioni a zona gialla sono consentiti praticamente tutti gli spostamenti tra le 05.00 e le 22.00 (tra le 22.00 e le 5.00 c'è sempre la regola del coprifuoco, con autocertificazione per giustificare la necessità degli eventuali spostamenti). Si possono fare passeggiate in città, escursioni fuori città, andare in bicicletta, fare trekking: l'importante è non uscire dalla zona gialla, evitare assembramenti, mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro (due metri nel caso si pratichi attività sportiva) e indossare la mascherina a meno che non ci si trovi in luoghi isolati con persone conviventi.
Nelle regioni a zona arancione gli spostamenti sempre consentiti sono solo all'interno del proprio comune, ovviamente nel rispetto del coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00. Fare una passeggiata in città è dunque consentito - con mascherina e distanziamento interpersonale - ma se si volesse fare una passeggiata oltre i confini comunali? Tale spostamento è consentito nel caso - per esempio - si volesse passeggiare al parco e nel proprio comune non vi siano parchi. Allo stesso modo è possibile recarsi in un altro comune (sempre, però, della stessa regione) per praticare attività sportiva nel caso in cui, nel proprio comune sia impossibile praticarla (ad esempio, se si vuole giocare a tennis e nel proprio comune non ci siano campi da tennis, allora ci si può spostare). Nel caso di attività sportiva in movimento (corsa e bicicletta, ma anche trekking e scialpinismo, come chiarito dalla circolare del Viminale del 16 ottobre 2020), è possibile sconfinare in un altro comune della stessa regione, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva in questione e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Oltre al bisogno di avere con sè una autocertificazione, in tutti questi casi sono sempre vietati gli assembramenti ed è obbligatorio mantenere la distanza di un metro (due metri per chi pratica attività sportiva) dalle altre persone. È infine da ricordare che per i comuni con meno di 5000 abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 chilometri dai relativi confini.
Infine, ecco la zona rossa, quella considerata a maggiore rischio di contagio da Covid-19. Qui gli spostamenti sono molto limitati, seppur con alcune deroghe come specificato nel Dpcm del 15 gennaio 2021. Nelle regioni in zona rossa le passeggiate sono ammesse, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione e rispettando in ogni caso il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 (ci si può allontanare, chiaramente, nel caso ci si rechi a piedi al lavoro, o a fare la spesa, o per altre comprovate necessità, con autocertificazione). Per quanto riguarda l'attività sportiva, è consentito svolgerla esclusivamente all'interno del proprio comune, individualmente e mantenendo i due metri di distanza interpersonale. Come nelle regioni in zona arancione, però, anche in quelle in zona rossa è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (corsa, bicicletta, trekking in montagna o scialpinismo), entrare in un altro comune, sempre a patto che tale spostamento sia funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza.