Magazine, 28/01/2021.
Una pagina Facebook appena creata e due parole che pesano come un macigno: Ultimo Concerto. L'hashtag #ultimoconcerto sta spopolando sui social in questo giovedì 28 gennaio 2021 per un flash mob virtuale che vuole porre ancora una volta l'attenzione sulle sale da concerto e sui locali di musica dal vivo, costretti da mesi alla chiusura per via delle restrizioni anti Covid-19.
Sono tantissimi i locali che in contemporanea, nel giro di poche decine di minuti, hanno postato su Facebook un'immagine delle proprie porte chiuse, provocatoriamente corredata dagli eloquenti numeri della data di apertura e del 2021 (a suggerire la possibilità concreta di chiusura in questo secondo anno di pandemia), fortunatamente - per ora - con punto interrogativo. Dall'Alcatraz di Milano (1998-2021) all'Estragon di Bologna (1992-2021), dalla Claque di Genova (2008-2021) all'Orion di Ciampino (2011-2021), dal Diavolo Rosso di Asti (2000-2021) ai Candelai di Palermo (1996-2021), dal Live Club di Trezzo sull'Adda (1996-2021) all'Hiroshima Mon Amour di Torino (1986-2021), dalla Latteria Molloy di Brescia (2007-2021) al Circolo Lebowski di Ragusa (2009-2021), dal Viper Theatre di Firenze (2007-2021) al Vinile di Bassano del Grappa (1974-2021), dal Vox Club di Nonantola (1992-2021) al Mercato Nuovo di Taranto (2019-2021).
#ultimoconcerto è una campagna di Arci, Assomusica e KeepOn Live per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle grosse difficoltà sostenute dai live club e dagli spazi culturali dal febbraio 2020 - quando sono stati rimandati i primi concerti - a oggi. Un messaggio forte che corre silenziosamente sul web, ma con la stessa risonanza dirompente dell'ormai noto flash mob Bauli in Piazza a Milano, per chiedere soluzioni immediate per la ripartenza degli eventi dal vivo. Altrimenti centinaia di locali - grandi o piccoli che siano, attivi da anni o di recente apertura - potrebbero davvero rischiare di chiudere i battenti nel 2021. Senza neppure la possibilità di organizzare un ultimo concerto.
Di Luca Giarola