Magazine, 05/03/2021.
Altra veterana del Festival, cui ha partecipato ben sette volte, vincendone due edizioni (nel 2009 tra le Nuove Proposte con Sincerità, nel 2014 tra i Big con Controvento) e addirittura conducendolo (con Emma e Carlo Conti, 2015), Arisa [Rosalba Pippa] si presenta con Potevi fare di più, scritta per lei da Gigi D’Alessio. E la mano del cantante partenopeo si sente pesantemente nel testo della canzone, che è una ballad iperclassica, con un linguaggio spesso letterario se non aulico (“rancori”, “disparte”), immagini a volte convenzionali (“a che serve volare se puoi solo cadere”), ossimori (“nella notte il silenzio fa troppo rumore”), frasi proverbiali (“a che serve una rosa quando è piena di spine”), rime baciate e assonanze (“guardi: ricordi: bugiardi; “uccidi: ridi: credi”). Insomma tutto il repertorio della tradizione melodica. Poche le concessioni al colloquiale (“se da sopra il divano più niente ti schioda”), alla modernità (“ne avrò piena la testa e spazio sulla memoria”, che è quella dello smartphone) e uno scivolone in un anacoluto finale con che polivalente (“è tutto quello che è stato che ormai non ci credi”). Arisa la interpreterà certamente al meglio. Cover con Quando di Pino Daniele. Sanremese. Voto: 6.
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2021 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova e Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo con l'avvio del Festival.
Lasciarsi adesso non fa più male non è importante
Cosa ci importa di quello che può dire la gente
L’abbiamo fatto oramai non so più quante volte
Te lo ricordi anche tu
Ci sono troppi rancori che ci fanno star male
Mi sono messa in disparte sola col mio dolore
Dove c’era dell’acqua oggi solo vapore
Potevamo fare di più
A che serve cercare se non vuoi più trovare
A che serve volare se puoi solo cadere
A che serve dormire se non hai da sognare
Nella notte il silenzio fa troppo rumore
A che serve una rosa quando è piena di spine
Torno a casa e fa festa solamente il mio cane
Ora i nostri percorsi sono pieni di mine
Sto annegando ma tu non mi tendi la mano
A che serve un cammino senza avere una meta
Dare colpa al destino che ci taglia la strada
Non importa se sono vestita o son nuda
Se da sopra il divano più niente ti schioda
A che serve truccarmi se nemmeno mi guardi
Ero dentro i tuoi occhi ma tu non lo ricordi
Noi di spalle nel letto più soli e bugiardi
Ti addormenti vicino ti svegli lontano
Mi mancheranno i sorrisi che da un po’ non vedevo
Ti chiamerò qualche volta senza avere un motivo
Racconterò a chi mi chiede che sto bene da sola
Questo farai anche tu
Cancellerò foto e video dal mio cellulare
Solo per non vederti né sentirti parlare
Ne avrò piena la testa e spazio sulla memoria
E chissà quanto tempo io ti amerò ancor
A che serve truccarmi se nemmeno mi guardi
Ero dentro i tuoi occhi ma tu non lo ricordi
Noi di spalle nel letto più soli e bugiardi
Ti addormenti vicino ti svegli lontano
A che serve morire se ogni giorno mi uccidi
Dallo specchio ti vedo mentre piango tu ridi
È tutto quello che è stato oramai non ci credi
Potevi fare di più